Giovanni Giannini, assessore ai Trasporti della Regione Puglia ha scritto una lettera a Trenitalia e a RFI dopo i disservizi che si sono verificati lo scorso 28 dicembre sulle tratte Bari Zona Industriale-Bari S.Spirito; Barletta-Trinitapoli; Bari-Lecce e Bitetto-Taranto.

Giannini si è riservato «di applicare le sanzioni previste per gli inadempimenti occorsi». «I disservizi – scrive l’assessore – hanno ridotto sensibilmente la disponibilità dell’infrastruttura e la conseguente circolazione dei treni, causando gravi disagi all’utenza soprattutto sulla linea Adriatica».

«Con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale, i servizi ferroviari regionali – accusa l’assessore – sono stati oggetto di una preoccupante quanto sistematica sequela di ritardi e soppressioni di convogli senza precedenti. Solo negli ultimi 20 giorni registriamo (fonte Picweb) 14 treni regionali soppressi e ben 352 treni con ritardi superiori ai 10′ (181 treni con ritardi dai 10′ a 20′, 54 dai 20′ ai 30′, 37 dai 30′ ai 40′, 30 dai 40′ ai 50′, 34 dai 50′ agli 80′ e 16 treni con ritardi superiori agli 80′)».

«I ritardi, di cui solo il 16% è da attribuire ad eventi atmosferici avversi, hanno generato nell’utenza un diffusissimo disagio, le cui cause non trovano giustificazioni accettabili ed una vibrata protesta assolutamente legittima e condivisibile», aggiunge Giannini.

Per l’assessore, «i viaggiatori sono contrariati e sfiduciati, il che spesso li induce ad utilizzare il mezzo privato, perché: il piano di reazione all’evento è lento e confuso, con la conseguenza che gli utenti (in particolare i pendolari), rimangono per tempi lunghissimi sui marciapiedi delle stazioni; percepiscono una debolezza complessiva dell’infrastruttura derivante da un’attività di manutenzione della stessa assolutamente insufficiente».

«Inoltre, anomalie e inconvenienti, accaduti proprio nel passaggio dal vecchio al nuovo orario, hanno generato nell’utenza – spiega Giannini – il convincimento che gli stessi fossero conseguenza del nuovo modello cadenzato con interscambio. Percezione questa infondata, ma di difficile rimozione se dovesse perdurare il disservizio.

La Regione Puglia, pertanto, a tutela dei pendolari e dell’utenza tutta, intende per un verso far valere in modo rigoroso le proprie prerogative contrattuali e per altro verso esigere il rispetto delle regole e dei principi di gestione della circolazione, previste nel Prospetto Informativo di Rete e nell’Accordo di Programma Stato-RFI, che attengono non solo alla regolarità del servizio, ma anche alla sicurezza della circolazione ferroviaria».

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