La Bei (Banca europea per gli investimenti) ha concesso un mutuo di 39 milioni all’Autorità Portuale di Trieste.
Grazie al cospicuo finanziamento, il principale scalo ferroviario del Porto di Trieste assisterà a breve a una radicale riorganizzazione, volta a trasformarlo in un hub di smistamento merci maggiormente efficace, ecologico e in grado di accogliere carichi più pesanti.
Un’iniezione di fondi notevole, in grado di rivitalizzare un settore che ha dimostrato continuamente forti potenzialità.
La Bei ha accordato i 39 milioni a condizione che vengano ripristinate le ferrovie interne, eliminati i “colli di bottiglia” e potenziato lo scalo triestino. Le ragioni sono sia economiche che ambientali: un efficace sistema ferroviario permetterebbe infatti di abbandonare il trasporto via camion, come già avviene da molto tempo nella vicina Austria.
Foto 1 di Tiesse - Opera propria, CC0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18936290