Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop”! la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.
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Partiamo!
TOP - Trenitalia
Una volta tanto vogliamo premiare con il Top la nostra compagnia di bandiera. Per l'arrivo in Spagna penserete voi, e invece per una cosa molto più semplice quanto per noi importante. Dal 15 dicembre arriva infatti la "Standard Silenzio" sui Frecciarossa.
Una vettura dove si potrà finalmente viaggiare in pace senza dover per forza sentire il vicino che deve far sapere a tutto il treno che il suo bambino fa finalmente la pupù nel vasino o il dirimpettaio che vede un film di dubbio gusto a tutto volume come se nella carrozza ci fosse solo lui.
In questa vettura, come dice Trenitalia nella sua pubblicità di lancio, sono ben accetti gli auricolari, per poter fare quel che più aggrada senza disturbare il prossimo.
Una scelta di buonsenso da parte della compagnia ferroviaria.
Troppe volte siamo stati partecipi di viaggi all'insegna del caos, con bambini uluanti, genitori assenti, soggetti che iniziavano a telefonare a Milano per smettere a Salerno ma anche semplicemente con persone che parlano più di quanto pensino.
La sola speranza è che ci sia qualcuno che con gentilezza ma anche con fermezza sia preposto per far rispettare la consegna del silenzio.
Iniziative simili, infatti, si sono viste anche in altri ambiti, ma sono sempre clamorosamente fallite sotto i colpi durissimi della maleducazione italica. Vedremo se questa volta ci sarà un'eccezione.
FLOP - Il Tram di Bolzano
7 novembre, squilli di tromba, annunci in pompa magna, disegni e video in due lingue a corredo, reti unificate: arriva il Tram a Bolzano. 25 novembre, il Tram di Bolzano è morto ancora prima di cominciare.
La vicenda del nuovo collegamento nella città dell'Alto Adige ha del surreale. Un'idea evidentemente nata male e finita peggio, annunciata in pompa magna e crollata dopo pochi giorni. Una raffigurazione tangibile del proverbio che vuole chi vola tanto in alto cadere facendo più rumore.
Il tutto aggravato dall'arrivare dalle stelle alle stalle nel giro di pochi giorni.
Lasciamo stare il fatto che al referendum sul Tram abbia votato una percentuale così bassa di cittadini che il flop andrebbe dato anche a chi non si è espresso.
Ma possibile che si metta in piedi un progetto così ambizioso fatto di disegni, video, conferenze e chi più ne ha più ne metta senza aver fatto prima una attenta analisi sull'eventuale gradimento dei cittadini?
Perché ai profani le soluzioni che vengono in mente sono solo due. O si fa un'analisi precedente e si va alla lotteria del referendum con la convinzione quantomeno di giocarsela, o non si fa alcun referendum e si decide per i cittadini.
Qui, invece, si è optato per una terza via, non si è sondato prima il terreno ma si è dato seguito a un voto che è stato tutt'altro che plebiscitario.
Per tutto questo non possiamo che assegnare un enorme Flop. Sia chiaro, non al progetto Tram che era anche interessante, ma al modo con cui è stato portato a sbattere contro un muro.