I comitati lombardi ufficialmente riconosciuti dei viaggiatori in treno e dei pendolari si dissociano dall'iniziativa di protesta contro Trenord, partita su Facebook che invita allo sciopero del biglietto nel mese di marzo 2020.

È quanto comunicano in una nota firmata da ventitré gruppi, in cui sottolineano anche di aver cercato di contattare i promotori dello sciopero, invitandoli a un confronto.

Non appoggeremo mai iniziative di protesta illegali – scrivono – è una protesta promossa da ignoti; il biglietto e l’abbonamento si pagano in ogni caso. Ricordiamo che il titolo di viaggio valido costituisce a tutti gli effetti un contratto, sempre più disatteso dalle nostre controparti, che vincola il gestore del servizio a svolgere il servizio che si è impegnato a effettuare e in condizioni dignitose.

L’essere dalla parte della legalità costituisce quindi sempre il presupposto necessario per far sentire le proprie ragioni”.

La pazienza dei viaggiatori che usufruiscono dei servizi Trenord in Lombardia, è comunque “al limite”: “Chiediamo alle autorità preposte di dare dei segnali forti e immediati di cambiamento, mediante il Commissariamento super partes dell’intero servizio ferroviario lombardo, sia per ciò che concerne la gestione del servizio, che le infrastrutture, con obiettivi, poteri e tempi precisi per uscire da questa drammatica situazione”, concludono.

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