La settimana scorsa tra Mezzana e Malè, lungo la ferrovia che collega la Val di Sole al capoluogo, un guasto improvviso a un convoglio ha costretto i passeggeri ad attendere la corsa successiva o a ricorrere all'auto privata.
Un’eventualità inaspettata ma già accaduta, a quanto pare, tanto da spingere la consigliera di Futura Lucia Coppola a depositare un’interrogazione alla Giunta.
Nel documento si interroga il presidente della Provincia Maurizio Fugatti sulla conoscenza della situazione, la frequenza di questi disservizi, la manutenzione e le misure per scongiurarli. Tutte questioni che il dirigente della Provincia Roberto Andreatta, raggiunto al telefonicamente dal quotidiano on line Dolomiti, minimizza come “situazioni infrequenti” ed eccezionali.
“Non avviene di sovente che i treni si fermino. È la seconda volta in due anni, però, che si manifestano delle condizioni di grandi precipitazioni seguite da temperature molto rigide, circostanze che possono dar vita al fenomeno della gelificazione. Le linee aeree si ghiacciano, il contatto è reso difficoltoso e il treno si blocca”.
“Gli episodi si contano sulle dita di una mano – continua – e non ci sono misure preventive per impedire che si verifichino i blocchi. Le corse di mattina presto scaldano i cavi elettrici, ma non ci le misure che si possono prendere ad esempio con i binari e i cosiddetti 'scaldini'. In ogni caso è una situazione imprevedibile che avviene solo in quelle rare occasioni in cui piove e poi fa molto freddo, non quando nevica”.