Ci avviciniamo come ogni anno al cambio dell'orario ferroviario e anche stavolta Trenitalia sta progressivamente immettendo le novità sul suo sito web e sui suoi canali di vendita.
Come ormai siamo abituati a vedere, l'inserimento avviene per gradi, iniziando principalmente dalle Frecce, con una procedura consolidata che, tuttavia, è foriera di un notevole caos.
Siamo infatti ai primi di novembre, a poco più di un mese dal fatidico 15 dicembre e chi vuole muoversi per le festività di Natale ha bisogno di un orario completo che tuttavia, ad oggi, ancora non è stato fornito.
La conseguenza è uno spaesamento generale da parte dei viaggiatori che si rivolgono al call center di Trenitalia nonché alle biglietterie e per disperazione ai media per avere informazioni su treni che ancora non si vedono o che non risultano prenotabili.
Ma il caos non è solo per i viaggiatori, ma anche per i mass media stessi e la politica.
In questi giorni abbiamo avuto modo di vedere come diversi quotidiani locali o consiglieri regionali siano caduti nel "tranello" dell'orario a puntate, verificando i collegamenti della loro regione, trovandone pochissimi e diramando articoli o comunicati tanto infuocati quanto nati da un presupposto sbagliato.
Il problema è che la cassa di risonanza fa il resto, per cui ad oggi molti cittadini sono ancora convinti che tantissime connessioni non siano state confermate, sia perché non le trovano ancora sul sito di Trenitalia, sia perché il loro quotidiano o politico di riferimento ne ha avvalorato, vale la pena ribadirlo errando, la cancellazione.
Quella che ne viene fuori è una confusione talmente palese che la stessa Trenitalia in un comunicato stampa diramato lo scorso 31 ottobre si è affrettata a dire che "occorre evidenziare che l’assenza dai sistemi informatici dal 15 dicembre di Frecce e altre corse ferroviarie che sono presenti nell’attuale orario non equivale a una loro cancellazione, come alcuni giornali e media locali erroneamente denunciano".
Non entriamo nel merito del lavoro della compagnia ferroviaria. Da persone che conoscono il settore sappiamo bene che ogni nuovo orario necessita di una complessa progettazione che coinvolge anche il gestore della rete e prevede l'elaborazione di un numero di variabili immense.
Quel che è certo, tuttavia, è che questa soluzione dell'orario inserito progressivamente non incontra i favori dei viaggiatori e non risulta affatto comodo, soprattutto se a un mese dal cambio non si ha ancora una visione assolutamente chiara e definitiva del tutto.
Ci rendiamo conto che non si tratta di un problema di semplice soluzione, ma qualche alternativa deve essere trovata per il futuro, per venire incontro alle necessità di un'utenza sempre più esigente e che con le tecnologie di oggi vuole organizzare con estrema facilità i propri spostamenti e fatica a capire perché ogni cambio di orario sia così laborioso.
La soluzione potrebbe essere quella adottata in altri paesi, dove il nuovo orario completo e definitivo viene pubblicato tra la terza e la quarta settimana di ottobre.
Se non andiamo errati, questo accade, ad esempio in Germania e in Austria e potrebbe essere un buon compromesso anche nel nostro paese, che venga incontro alle tempistiche sia di chi deve creare il prospetto, sia di chi vuole organizzare per tempo i propri spostamenti durante le feste.