“Ci aspettiamo poco dal prossimo contratto di servizio Regione-Trenitalia, che sarà firmato entro novembre e durerà 15 anni”.
Questa l’amara dichiarazione dei comitati dei pendolari di Arezzo, della Valdichiana e del Valdarno dopo l’incontro di giovedì 24 ottobre, con l’assessore Vincenzo Ceccarelli e la Regione Toscana.
“Probabilmente ci saranno dei miglioramenti per gli utenti delle altre linee ferroviarie, soprattutto quelle non elettrificate, ma poco per i pendolari della linea aretina”, aggiungono i pendolari che ribadiscono che il problema della precedenza a Frecce e Italo sulla Direttissima rispetto ai treni dei pendolari rimane.
“Anzi sono destinati da dicembre a peggiorare, col nuovo orario e con la probabilità di introduzione di altri treni AV immessi sulla Direttissima. Quindi anche la puntualità dei treni potrebbe peggiorare ancora e i bonus rimborsi ai pendolari abbonati non arrivare comunque, come già negli ultimi 10 anni, anche se la Regione prevede nel nuovo contratto un innalzamento della soglia del cosiddetto indice mensile di affidabilità”.
La novità dell’incontro di ieri è stato l’annuncio di un tavolo tecnico fra le Regioni Toscana, Umbria e Lazio, per affrontare i problemi dei convogli per Roma e Foligno, che percorrono la Direttissima e molto usati dai pendolari. “Questo tavolo non è nel contratto di servizio, ma è solo una dichiarazione di intenti, che non può essere garantita nel tempo. È stato accolto positivamente l’impegno dell’assessore Ceccarelli di scrivere una nuova lettera per un incontro sui problemi della Direttissima alla nuova ministra delle infrastrutture e trasporti, De Micheli, dopo quella inviata a giugno all’ex ministro Toninelli. A detta della Regione questo contratto è avanzato rispetto a quelli firmati dalle altre regioni, ma per i pendolari della linea aretina non risolve i problemi quotidiani”.