Standard europei per l’interoperabilità nei corridoi TEN-T e lungo tutta la direttrice Adriatica e ruolo del porto di Trieste.
Questi i due punti cardine dell'intervista che Maurizio Gentile Amministratore Delegato di RFI, ha rilasciato a Teleborsa.
“Stiamo realizzando gli standard europei per l’interoperabilità, quindi raggiungendo la sagoma PC80, quella con quattro metri allo spigolo il che significa adeguamento delle gallerie, delle pensiline delle stazioni, spostamento di segnali, moduli a 750 metri, quindi la lunghezza dei binari nelle stazioni. 750 metri significa treni da 2mila tonnellate e poi peso assiale da 22 tonnellate e mezzo per asse”.
“Il corridoio Baltico-Adriatico finisce a Ravenna per il momento, ma si sta pensando di estenderlo su tutta la direttrice Adriatica. Questa, che si estende fino a Bari ed anche oltre, fino a Taranto è in realtà già oggi una direttrice a standard europeo: abbiamo sostanzialmente la sagoma PC80 su tutta l’estesa, il peso assiale su tutta l’estesa e stiamo lavorando sulle stazioni per realizzare anche i moduli a 750 metri”.
“Trieste è la realtà più importante da questo punto di vista. Il porto è sicuramente il primo in Italia per movimentazione complessiva di merci. Stiamo potenziando il fascio base con altri dieci nuovi binari, di cui quattro della lunghezza di 750 metri; realizzando un nuovo sistema di controllo automatico del movimento dei treni, inglobando in questo sistema anche il controllo delle stazioni di Servola e di Aquilinia, per fare sì che si sviluppi la nuova piattaforma logistica del porto di Trieste. E, poi, la connessione diretta con il molo VII.
Questo per permettere che il traffico merci si sposti sempre di più su ferro che su strada dal porto di Trieste verso le destinazioni europee, nordeuropee, dell’Est Europa, ma anche i collegamenti con la Cina ed anche una robusta relazione con il resto d’Italia e con le regioni italiane”.
L'intervista completa è disponibile cliccando qui.