Sarà che siamo in piena consegna di Pop e Rock e tutti ne vogliono qualcuno, ma forse i pendolari si stanno facendo prendere un po' troppo la mano dalla richiesta di svecchiamento dei convogli.
Il motivo di questo nostro perplesso inizio è da ricondursi ad un post del Comitato Pendolari per la Ferrovia Porrettana. Sulla loro pagina Facebook lamentano infatti quella che definiscono "L'ultima frontiera dell'inadeguatezza".
Scrivono i pendolari: "Il famigerato treno Vivalto n. 6352, partito alle 13:22 da Porretta Terme, è stato colpito dall’ennesimo guasto e ha completamente bloccato la linea Porrettana, giungendo a Bologna con 112 minuti di ritardo, causando numerosi soppressioni e disservizi".
Segue un elenco dei ritardi, che apre al resto del messaggio: "Nel momento in cui abbiamo denunciato la palese inadeguatezza del Vivalto sulla nostra linea, siamo stati rimproverati di esagerare valutazioni e toni della nostra protesta. L’ennesimo disservizio odierno dimostra come quel treno sia un evidente ostacolo a garantire l’efficienza e la puntualità della linea ferroviaria Porrettana, a prescindere dalle valutazioni contrarie delle aziende ferroviarie".
Fin qui potrebbe anche tornare plausibile la protesta, di fronte a qualche disservizio di troppo che è giusto richiedere venga risolto.
Quel che lascia interdetti è però il finale: "I pendolari della linea ferroviaria Porrettana aspettano solo che venga definitivamente rottamato e sostituito con un mezzo che garantisca la necessaria efficienza ad una linea mono-binario (sic! ndr) frequentata quotidianamente da 10.000 viaggiatori che devono recarsi con la dovuta e doverosa puntualità al lavoro e a scuola".
Si rimane interdetti perché le Vivalto sono vetture di nuovissima generazione. Iniziate a consegnare nel 2005, le ultime versioni hanno ricevuto tutti quei miglioramenti tecnologici che i primi anni di esercizio hanno suggerito, col risultato che sono ovunque tra le più apprezzate del parco di Trenitalia.
Si tratta di carrozze a due piani con comode poltrone con poggiatesta, braccioli, tavolini ribaltabili, prese elettriche da 220 Volt in ogni seduta, appendiabiti, bagagliere, maniglie e corrimano per i passeggeri in piedi. La vettura semipilota è dotata di un ambiente per passeggeri disabili e dispone anche di una zona multifunzionale per il trasporto biciclette e bagagli ingombranti.
La tecnologia di bordo permette un’attenta integrazione di tutti i sistemi d’informazione (annunci sonori, monitor e segnaletica), mappe tattili nelle toilette e pulsantiere in “Braille” per i passeggeri non vedenti, 8 monitor a cristalli liquidi per ogni vettura (5 nella semipilota), un sistema di videosorveglianza e un pulsante di allarme dotato di citofono per comunicare con il personale di bordo.
Dotazioni che ne fanno un rotabile moderno, tutt'altro che da rottamare e sostituire. I pendolari, probabilmente, confondono abbastanza clamorosamente le vetture con i locomotori che le tirano, che più facilmente potrebbero essere all'origine dei guasti. Ma anche qui si parla delle E.464, macchine che hanno dimostrato nel tempo una buona affidabilità (non ottima, ma senz'altro buona) e i cui ultimi esemplari sono datati 2015...
Insomma, ben venga la protesta, ben venga la richiesta sacrosanta di migliorare un servizio, ben venga la spinta nei confronti della compagnia verso una maggiore manutenzione che prevenga guasti troppo frequenti. Ma richiedere la rottamazione di mezzi che sono a metà della vita utile ci sembra veramente fuori luogo.