Ieri mattina, durante una nuova udienza del processo per il disastro ferroviario del 12 luglio 2016, è stato proiettato nell'aula bunker del carcere di Trani, il video della strage di 8 minuti e 28 secondi.
Il video è stato realizzato con le immagini filmate da terra e da un elicottero della polizia scientifica. Durante la proiezione delle immagini il silenzio dell’aula bunker è stato rotto dal pianto sommesso dei parenti delle vittime, che ormai da più di tre anni chiedono giustizia.
A conclusione dell’udienza, il Tribunale collegiale di Trani ha disposto la trascrizione delle telefonate intercorse tra il dirigente centrale (dcc) di Bari e le stazioni di Andria e Corato della linea Ferrotramviaria, nelle ore a ridosso dell’incidente ferroviario del 12 luglio 2016, che ricordiamo è costato la vita a 23 persone e il ferimento di altre 51.
Una volta trascritte, le telefonate saranno ascoltate in aula alla presenza degli ispettori che le hanno acquisite nei giorni successivi all'incidente e già esaminate. L’incarico al perito per la trascrizione sarà conferito in occasione della prossima udienza del 9 ottobre, quando saranno citati anche altri 9 testi dell’accusa. Si tratta di altri agenti della polizia scientifica e di personale di terra delle stazioni di Andria e Corato.
Nel processo, iniziato l’11 aprile scorso davanti al Tribunale di Trani, sono imputate 17 persone: si tratta di dipendenti, dirigenti e vertici di Ferrotramviaria, di un dirigente del Ministero dei Trasporti e di due direttori dell'Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria. Gli imputati rispondono a vario titolo dei reati di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
Imputata anche la società Ferrotramviaria, che risponde in qualità di persona giuridica per la responsabilità amministrativa nei reati contestati, a vario titolo, ai suoi dipendenti.
Sono costituite come parti civili (solo nei confronti delle persone fisiche) la Regione Puglia, i Comuni di Corato, Andria e Ruvo di Puglia, le associazioni Acu, Ubf, Codacons, Confconsumatori, Anmil e Gepa, oltre ai parenti delle vittime e ai passeggeri sopravvissuti. Ferrotramviaria, Ministero dei Trasporti e Regione Puglia sono stati citati in qualità di responsabili civili.