“Nessun ostacolo alla sharing economy e agli open data. Trenitalia è pienamente disponibile alla condivisione delle informazioni, a patto che ciò avvenga rispettando regole ben definite”.

Paolo Attanasio, Direttore Long Haul di Trenitalia, ripercorre la vicenda legale fra Trenitalia e Trenìt! su cui il Tribunale civile di Roma si è già espresso, in via cautelare, con due provvedimenti.

Per tutelare i viaggiatori e la qualità offerta dai propri sistemi informatici, Trenitalia ha deciso di contestare a Trenit! l’utilizzo dei dati dell’orario di Trenitalia e delle relative offerte commerciali, perché prelevati senza la necessaria autorizzazione e reimpiegati a scopo di lucro.

I giudici a luglio hanno ordinato la sospensione dell’app Trenìt!. A inizio settembre il Tribunale di Roma si è espresso sulla vicenda sempre in via cautelare concludendo questa volta per l’assenza di presupposti per la sospensione.

 

Perché secondo Trenitalia l’utilizzo dei dati da parte di Trenìt! costituisce una violazione?
“Le contestazioni mosse a Trenìt! riguardano tre fronti: l’informazione ai viaggiatori, le richieste al sistema informatico di vendita e la violazione della disciplina vigente. Per quanto riguarda i contenuti dell’app, Trenìt! presenta un quadro incompleto del pacchetto di offerte di Trenitalia, non offrendo quindi al cliente un confronto equilibrato e trasparente. Tema che, in un settore a mercato, è fondamentale per garantire ad ogni viaggiatore la possibilità di scegliere, con consapevolezza, fra tutte le opzioni di viaggio disponibili”.

Ad esempio, quali sono le incongruenze fra l’app e il vostro sistema di vendita?
“Innanzitutto, in base alle nostre simulazioni, sono presenti casi di informazioni errate sul best price fornito da Trenìt! rispetto a quello che si trova realmente sui nostri sistemi. A volte non vengono mostrate chiaramente, tra quelle disponibili, alcune offerte che avrebbero un prezzo inferiore rispetto a quelle visualizzate. Oppure, viceversa, vengono mostrati prezzi corrispondenti ad offerte non più acquistabili al momento della ricerca sui nostri sistemi. In altri casi vengono proposte da Trenìt! offerte non acquistabili realmente in base all’età dei passeggeri. Tutto questo contribuisce certamente a generare confusione nella scelta del cliente che, accedendo all’app, si aspetta di trovare informazioni chiare e precise su quello che sta ricercando. Infine, i clienti non vengono tutelati perché molte informazioni non sono aggiornate, come ad esempio le novità relative all’acquisto dei posti in sala meeting, o le frequenti novità relative alle condizioni commerciali delle offerte, che spesso vengono riportate da Trenìt! in modo errato”.

 

Trenitalia ha mai tentato di stringere un accordo con Trenìt! per l’accesso alle informazioni, così come già fatto con altri operatori?
“Sì, ma senza mai riuscire a concluderlo. Ancora oggi Trenìt! estrae e diffonde, senza alcun accordo commerciale, dati ottenuti interrogando il sistema di Trenitalia. Legandoli anche a banner pubblicitari. Ciò costituisce, a nostro parere, una violazione della disciplina vigente che vieta a terzi non autorizzati di reimpiegare a scopo di lucro informazioni, soprattutto se di natura commerciale”.

Un accordo avrebbe permesso anche di non avere problemi dal punto di vista informatico?
“Sì. I dati relativi alle offerte commerciali di Trenitalia sono stati invece acquisiti da Trenìt! attraverso continue, perduranti e massive interrogazioni del sistema Trenitalia: ogni giorno circa 800mila richieste, con picchi che hanno superato le 14mila richieste ogni 10 minuti. Numeri in grado di mettere a dura prova il sistema di vendita di Trenitalia, che è stato realizzato grazie a consistenti investimenti per offrire un servizio di qualità ai nostri viaggiatori”.

Il Tribunale civile di Roma di recente ha ribaltato la prima sentenza, permettendo a Trenìt! di tornare online. Quali saranno le prossime mosse?
“Trenitalia ha preso atto della decisione cautelare del Tribunale di Roma. Sono in corso valutazioni non solo legali sulle iniziative più opportune”. 

Trenitalia è favorevole alla sharing economy e alla condivisione dei dati?
“L’azienda non ha mai posto nessun ostacolo. Anzi ha sempre ribadito di essere pienamente disponibile alla condivisione delle informazioni come dimostrato dai numerosi accordi già da tempo conclusi con altri operatori che rispettano le regole e collaborano con noi per offrire ai nostri clienti qualità e informazioni affidabili. Negli anni Trenitalia ha anche organizzato Hackaton – maratone digitali dedicate a programmatori e creativi – per supportare sviluppatori e startupper nell’integrazione con i sistemi di vendita di Trenitalia. Ciò ha consentito la nascita di numerosi siti e app che, anche senza accordo commerciale, usano correttamente, in maniera trasparente e lineare, gli open data messi a loro disposizione”.

Orario invernale Trenitalia
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