Il comitato pendolari punta il dito contro il caro biglietti e i problemi legati al trasporto ferroviario lombardo e scrive all'assessore regionale Terzi.
"Nonostante le quattro settimane di riduzione estiva, abbiamo avuto continui disservizi e disagi, imputabili sia a Trenord, sia a RFI. La “cura” del taglio del servizio, sebbene abbia portato ad alcuni risultati positivi per via della riduzione delle corse, non si è certo dimostrata una soluzione efficace sul lungo periodo, come testimoniano gli indici di puntualità del mese di giugno".
Nel mese di giugno infatti, ben 25 linee su 37 non hanno raggiunto lo standard minimo dell’indice di affidabilità del servizio. Ma la notizia che più ha fatto preoccupare i pendolari lombardi è stata l’annuncio dell’eliminazione dei titoli di viaggio “solo treno” a partire dal mese di ottobre.
"L’argomento è complesso ed ha suscitato in noi grande perplessità la modalità con la quale sono stati eliminati i biglietti e gli abbonamenti solo ferroviari, un autentico fulmine a ciel sereno per i viaggiatori che, utilizzando solo il treno per recarsi a Milano, subiscono così dei notevoli rincari, soprattutto se si considera la qualità, del tutto insoddisfacente, dei servizi ferroviari.
Non capiamo la fretta con cui si è tolta la possibilità ai viaggiatori di utilizzare questo tipo di biglietto, quando la legge regionale prevede un arco di tempo di cinque anni per armonizzare tutto il sistema e la transizione definitiva verso il sistema a tariffazione integrata. I cittadini non possono rimetterci per colpa di quello che sembra il solito scaricabarile politico di responsabilità tra Comune di Milano e Regione Lombardia".
Il comitato chiede urgentemente un incontro con i rappresentanti regionali.
L'articolo integrale sull'edizione locale di Legano de Il Giorno.


