Sono anni che auspichiamo una svolta che alla fine, forse, c'è stata.

Belle le vaporiere, ancora più belle le macchine Diesel, bellissime le locomotive elettriche, ma lo zoccolo duro della trazione prettamente italiana sono da sempre le automotrici e gli elettrotreni, finora sempre rimasti un po' in secondo piano a livello di treni storici.

Forse perché più impegnativi, forse perché non sempre arrivati in condizioni ottimali, fatto sta che il loro numero è stato finora parecchio scarso, con poche unità effettivamente circolanti sui treni speciali.

Finalmente, negli ultimi tempi, si è registrata una inversione di tendenza che speriamo sia solo un inizio. La consegna dell'ETR.252 e il contemporaneo annuncio del ripristino di alcune ALe 601 (dovrebbero essere due automotrici e due rimorchiate), lascia intravedere un futuro migliore per questo segmento che annovera però ancora tanti rotabili eccellenti che spettano una sorte più favorevole.

Così, di fianco ad essi e all'ETR.232, speriamo ci si ricordi presto di avere ancora non tanto il Settebello ETR.302 che è già nei pensieri di Fondazione FS, quanto ad esempio l'ETR 401, che sarebbe il caso di salvare integralmente e non solo per metà, ma anche un ETR 450 (è previsto il salvataggio di una unità ma al momento, se non andiamo errati, è ancora fermo all'aperto in attesa di disposizioni). 

E nell'elenco non possiamo non includere il mitico Binato Breda TEE che attualmente versa in condizioni più che fatiscenti ma anche rotabili "minori" ma pur sempre molto caratteristici come le ALe 540 e rimorchi, le ALe 840 e rimorchi, il tutto senza dimenticare che nel frattempo si sono fatte storiche anche le ALe 803 e, perché no, persino le ALe 801 e le ALe 724.

Ovviamente evitiamo di citarle tutte perché l'elenco, includendo ad esempio anche quelle a nafta, sarebbe lunghissimo, l'importante è che non ci si distolga dal sentiero intrapreso, anche perché il tempo passa inesorabile, i ricambi, se le unità gemelle vengono demolite, diventano sempre più rari e gli agenti atmosferici fanno il loro corso senza avere rispetto per la storia.

Di tempo se ne è usato già molto, occorre un bel Codice 270 per andare spediti verso un futuro dove automotrici ed elettrotreni siano sempre più parte attiva dei treni storici.

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