La velocizzazione della ferrovia Sulmona-L’Aquila-Rieti-Terni resta una promessa buona per i comizi in campagna elettorale.

L'opinione non è nostra, ma di Abruzzo Web, che giustifica il tutto in un interessante articolo prendendo i dati da "Pendolaria" di Legambiente.

Secondo il portale, in compenso si registra da dieci anni una costante riduzione delle corse, un po' in tutte le tratte, e parallelamente dei costi del biglietto, con crescenti disagi per lavoratori e studenti abruzzesi, che devono muoversi ogni giorno in treno.

A confermarlo sono appunto i dati del rapporto annuale di Legambiente "Pendolaria": complessivamente dal 2010 i tagli sulla rete regionale sono stati pari al 4,7% con un aumento delle tariffe mediamente del 18,5%.

Il dato relativo all'Abruzzo è superiore alla media nazionale, pari a 9,6%, come pure quello dell'aumento del costo dei biglietti pari negli ultimi dieci anni del 25%, anche in questo caso un dato superiore alla media.

A tal proposito pochi giorni fa vibranti proteste si sono levate nella Marsica,  in quanto l'orario ferroviario invernale di Trenitalia, ha riproposto i tagli effettuati in estate.

Preoccupazione si registra poi tra i molti lavoratori o studenti che da Pescara raggiungono quotidianamente località come Ancona, Rimini, Bologna, ma anche Milano. Questo perché Trenitalia sta procedendo alla sostituzione delle treni Frecciabianca con i treni Frecciarossa, solo alcune volte più veloci ma sempre più costosi.

Altro tema sollevato dal rapporto di Legambiente, riguarda l'età dei treni in circolazione, ma in questo caso il dato è positivo, scende l’età media nazionale, grazie alle immissioni di nuovi convogli di Trenitalia, al valore di 15,4 anni, contro i 16,8 anni dell’anno scorso ed i 18,6 di tre anni fa.

Nello specifico dal 2015 al 2018 l'età dei treni abruzzesi è scesa di ben 10 anni, contro una media italiana di ringiovanimento di 3,6 anni.

Il rapporto denuncia infine "l'incredibile ritardo e assenza di investimenti in cui si trovano tante infrastrutture che renderebbero più veloci e comodi i viaggi di milioni di persone che ogni giorno si spostano per ragioni di lavoro o di studio".

Quando si parla di incompiute in Italia, si osserva infatti nel rapporto, "ci si concentra sempre sulle grandi opere, senza guardare a quelle più urgenti che sono proprio dove è larga parte della domanda di trasporto nel nostro Paese. Dietro le prime ci sono di solito general contractors e grandi imprese, forti interessi in gioco e quindi si prendono tutto lo spazio di attenzione mediatica e politica. Eppure se si va a guardare al territorio italiano e alle città si scopre una realtà molto differente".

Legambiente ha così individuato 26 opere il cui completamento è di evidente enorme utilità per i pendolari. Tra questi la tratta ferroviaria Sulmona-L’Aquila-Rieti-Terni.

“Su questo collegamento trasversale del centro Italia - viene ricordato nel rapporto - non esistono treni diretti. Il cambio è infatti obbligatorio a L’Aquila ed in totale il tempo di percorrenza supera le 3 ore per 164 chilometri, ad una velocità media di 54 chilometri orari. Del resto la linea è interamente a binario unico e non elettrificata”.
La Regione Abruzzo ha allo studio un progetto di valorizzazione della linea con 75 milioni di euro per la velocizzazione e l'elettrificazione della tratta tra Sulmona e Sella di Corno.

Calcola però Legambiente che dei 95 milioni che sarebbero necessari, ad oggi ne sono disponibili solo 16,5 milioni.

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