Un quadro ancora amaro quello dipinto dalla campagna Pendolaria di Legambiente in Lombardia con il nuovo orario ferroviario di Trenord entrato in vigore il 9 dicembre.

Oltre 150 treni soppressi e/o sostituiti con bus, investimenti bloccati e soprattutto materiale rotabile vetusto. Tutto ciò nonostante il notevole aumento tariffario che, unitamente all’aumento del numero di viaggiatori, avrebbe dovuto migliorare la qualità del servizio ferroviario.

Invece buone notizie non ce ne sono, e anzi sono diciotto le linee soggette a modifiche con il nuovo orario. Preoccupante il fatto siano state soppresse o ridotte le corse su linee da domanda debole ma essenziale, come accaduto sulla Saronno-Seregno-Albairate. Così come è un segnale profondamente negativo la riduzione della frequenza negli orari più critici o nei giorni festivi e la sostituzione di oltre 80 corse con i bus, soprattutto in orari notturni o festivi.

 

“In un momento in cui si sta discutendo di come rendere concreti gli impegni per limitare le emissioni in atmosfera a causa del cambiamento climatico, la Lombardia taglia le corse dei treni e sposta i passeggeri su bus: un controsenso! – esclama Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Sappiamo che ormai la capacità della rete ferroviaria lombarda è al limite ma, ancora una volta, sono le fasce più fragili della popolazione e i territori più deboli a rimetterci, a partire da chi, per scelta o per necessità, come nel caso degli studenti, non dispone di automobile. Regione Lombardia aumenti i finanziamenti al trasporto pubblico. Il futuro della nostra regione passa anche attraverso una seria riqualificazione del trasporto collettivo in cui la ferrovia ha un ruolo fondamentale per evitare di appesantire di nuovo asfalto il territorio”.

“Continuare a optare per la costruzione di nuove strade senza trovare risorse per il trasporto ferroviario è sbagliato e non mette al Lombardia in condizione di vantaggio competitivo rispetto ad altre Regioni Europee, paragonabili per livello di sviluppo e densità demografica – conclude Barbara Meggetto -. Non bisogna giocare con beni preziosi come il tempo e la qualità della vita dei lombardi. Scegliere oggi il trasporto collettivo è una delle più grandi innovazioni necessarie per una regione che ha superato i dieci milioni di abitanti, ma li costringe a convivere con lo smog. Togliere traffico dalle strade è una priorità assoluta”.

Orario invernale Trenitalia
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