Oltre al giunto spezzato, sarebbero stati almeno due chilometri di linea ad essere in pessime condizioni nei pressi di Pioltello.
A confermarlo la perizia depositata sull’inchiesta del disastro ferroviario del 20 gennaio scorso, in cui morirono tre persone.
Nel testo si legge di usura, scollamenti, "scarsa rincalzatura" e "mancanza di attacchi elastici" nella sede ferroviaria nel tratto di binario compreso tra il km 13 e il km 11, quelli insomma adiacenti il punto del deragliamento. Il tutto su una linea molto trafficata, la Milano - Venezia.
Tra gli indagati per disastro colposo plurimo ci sono 2 manager e 4 tecnici di Rete ferroviaria italiana (Rfi) e 2 manager di Trenord: secondo l'accusa il giunto danneggiato era stato segnalato già a novembre 2017 ma l'intervento di sostituzione non è stato programmato con sufficiente tempestività.
I manager Trenord, che gestivano il convoglio deragliato ma non la rete potrebbero non essere incriminati a processo.
Fino adesso, infatti, sul convoglio deragliato non sono state evidenziate anormalità che avrebbero potuto favorire lo svio.