Un comunicato molto accesso quello della segreteria regionale Faisa-Confail contro EAV, a pochi giorni dal rapporto annuale di Legambiente sul trasporto pubblico locale.
Nella nota si legge: "Da anni le ferrovie EAV, figurano tra le prime peggiori ferrovie regionali; l’anno scorso occupavano il secondo gradino del podio, un piazzamento non certo invidiabile. L’offerta che le linee Flegree, Vesuviane e Sub-Urbane”, garantiscono ai pendolari, ancora molte criticità!
Nonostante i 600 milioni di euro che hanno permesso di scongiurare il fallimento e non ultimo la cancellazione delle penali da parte della Regione Campania per il mancato rispetto del contratto di servizio negli ultimi anni, non ci consente di dire che il servizio è migliorato, anzi.
Poche corse, treni obsoleti, vagoni spesso sporchi, molti ritardi e tante soppressioni"
E ancora: "Sono trascorsi sette anni da settembre 2011, anni per i quali i pendolari hanno subito tagli delle corse, soppressioni, ritardi, orari assurdi, aumenti delle tariffe.
Sette anni in cui le linee EAV hanno perso milioni di viaggiatori. Molti pendolari visto l’insufficienza offerta e il precario servizio, hanno preferito, dove era possibile, un’offerta alternativa. Altri si sono organizzati con l’auto privata.
Dopo sette anni di annunci, promesse e impegni non mantenuti, EAV offre un servizio di mobilità limitata alla maggior parte dei cittadini della Regione Campania, con inizio e fine servizio che non tiene conto delle esigenze lavorative, di studio e fruizione culturale, isolando interi territori cittadini e delle varie province servite.
Dopo 7 anni, con molte probabilità, EAV salirà ancora una volta sul podio delle peggiori ferrovie regionali. Dopo che avremo questa conferma tramite i media, seguiranno conferenze stampa, interviste e comunicati di smentita.
Cercheranno di spostare l’attenzione sul futuro, sui nuovi treni da acquistare, sui lavori all’infrastruttura da farsi, sulle prossime assunzioni".
E conclude: "Un futuro, tutto nuovo, tutto bello, un futuro molto lontano addivenire, un futuro che non prevede, almeno da documenti ufficiali, più corse e un orario di servizio che riporti le Ferrovie Regionali ai fasti degli anni ’90".
Anni in cui era sul podio tra le migliori d’Italia!".