È tempo di una nuova “Top e Flop”, la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.
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Partiamo!
TOP - Regione Puglia
Il nostro top va in particolare alla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale che ha decretato l’eccezionale interesse di sei rotabili ferroviari, in quanto “testimonianza dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche del territorio”.
In particolare si tratta di due automotrici “Breda – Aerfer”, due locomotive “Marelli Reggiane” e due rimorchiate pilota “Stanga”. Testimoni di un tempo in cui le FSE erano al massimo del loro splendore.
Un riconoscimento che rende giustizia, una volta tanto, all'importanza fondamentale del treno nello sviluppo economico e culturale del nostro paese.
In Italia si stanno facendo via via passi in avanti nella tutela dei mezzi storici, come testimonia ad esempio il grande lavoro della Fondazione FS Italiane su tanti rotabili sparsi in tutta Italia, ma ogni segnale che va in questa direzione deve essere celebrato e sottolineato come stiamo facendo noi ora.
Non è infatti scontata una certa attenzione nei confronti dei rotabili storici, come ci ha insegnato il recente passato: ci piace pensare che riconoscimenti di questo genere dimostrino un'avvenuta inversione di tendenza.
FLOP - Ceriano-Groane, Cesano-Groane e Trenord
Il flop va condiviso tra ben tre soggetti: due località ed un'azienda. I fatti: nei dintorni delle due stazioni c'è una delle piazze dello spaccio più vivaci della Lombardia. 
Tutti lo sanno ma nessuno è riuscito a fermarla. Addirittura l'Esercito è stato dispiegato a metà novembre, nel tentativo quanto meno di rallentare il "lavoro" degli spacciatori. Ma niente, insuccesso. 
Trenord, che gestisce i treni sulla tratta, constatato che spesso gli spacciatori si muovono appunto sui convogli - senza biglietto - ha pensato bene di eliminare il problema alla base: ha dato disposizione di non far fermare più i treni in queste due stazioni, ormai "appestate" dallo spaccio e da viaggiatori accattoni che non pagano il biglietto. 
Con buona pace degli utenti onesti delle due stazioni, che dall'oggi al domani si sono visti tagliare il servizio ferroviario a causa della criminalità.
Una criminalità che in questo caso ha vinto e che continua a fare i propri affari dopo che Esercito e Trenord si sono arresi al tentativo di ripristinare la legalità.
A noi sembra un modo clamoroso di risolvere i problemi.
Anzi, più che di risolvere i problemi, ci sembra un modo di voltarsi dall'altra parte. 
Flop a tutti e tre: ci mettiamo dentro anche la politica locale dei due paesi, incapaci di prendere delle misure di contrasto contro un fenomeno così degradante, per di più noto e arcinoto. 



