Viva il trasporto ecologico, veloce ed efficiente, purchè non passi da casa mia. Il tema della discussione ad Oleggio va in questa direzione.

Le minoranze consiliari del comune piemontese hanno discusso insieme alla cittadinanza sulla situazione dei treni merci in paese. 

Il riferimento è lo sviluppo dei collegamenti tra Italia - Svizzera e Germania di treni merci combinati, un piano a cui ormai da anni lavora RFI, al lavoro per migliorare uno dei corridoi merci più importanti d'Europa. In città però c'è preoccupazione, perchè lo sviluppo del trasporto merci porterebbe un surplus di convogli "rumorosi" lungo la linea, fino a 90 al giorno. 

Alessandro Bellan, consigliere e referente di Fratelli d’Italia si chiede se basteranno le barriere anti-rumore o se bisognerà addirittura interrare i binari, mentre dal M5S è stata richiesta la valutazione di impatto acustico. Tutte le altre forze politiche rimangono sul "chi va là" e la cittadinanza -soprattutto quella che abita nei pressi dei binari- si dice preoccupata.

Non entriamo nel merito della bontà delle richieste politiche da parte di questa o di quella forza politica.

La discussione di Oleggio non è degenerata ed è ancora incentrata sul capire quali saranno i volumi di traffico merci lungo la linea.

Insomma, non sono apparsi comitato "No-merci" o "No-treni", per adesso; ma vogliamo scommettere che, se i treni merci effettivamente aumenteranno lungo la linea, questi comitati appariranno come funghi. 

Felicissimi di sbagliarci, si intende.  

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