L’Assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e trasporti della Regione Veneto, Elisa De Berti ospite nella nuova Sala di controllo circolazione di Rete Ferroviaria Italiana a Mestre.
I Direttori Ingegneria Investimenti e Produzione Veneto di RFI, Giuseppe Albanese e Diego Angelini, hanno illustrato oggi all’Assessore peculiarità e potenzialità dell’impianto.
Operativa da ottobre, la nuova Sala di controllo della circolazione ferroviaria gestisce, in maniera sempre più efficace, circa 1.200 treni in circolazione quotidianamente su 1.100 km di linea del Nord-Est del Paese.
Le nuove tecnologie installate permettono, anche mediante il telecomando di una cinquantina di stazioni e di oltre 730 km di linee, di migliorare la regolarità del traffico ferroviario, minimizzare le conseguenze di eventuali anormalità e diffondere con maggiore precisione, tempestività e capillarità le informazioni ai viaggiatori.
La nuova “Torre di controllo” di Mestre, che insieme a quella di Verona gestisce il traffico di tutti i treni regionali, AV e merci del Triveneto è stata progettata e dimensionata per ospitare i futuri sviluppi tecnologici previsti nel Nord-Est nei prossimi 10 anni, aumentando di fatto di oltre il 30% la superficie finora destinata agli spazi operativi
Con oltre 300 monitor, 40mila metri di cavi di rete e 15mila metri di cavi di alimentazione, la nuova sala ospita circa 30 operatori per turno, 24 ore su 24, impegnati nella regolazione del traffico ferroviario, nel coordinamento delle attività dei manutentori, nell’informazione al pubblico e nel controllo dello stato di ascensori, telecamere e sistemi di illuminazione delle stazioni venete e friulane.
Tutte le postazioni degli operatori sono state adeguate ai nuovi standard tecnologici. L’installazione di sistemi di raffrescamento/riscaldamento radiante e di impianti di illuminazione a led, garantiscono l’efficienza energetica della Sala. L’intervento di restyling, durato circa un anno, con il trasferimento degli operatori in una sala provvisoria, ha comportato la completa ristrutturazione del fabbricato, costruito alla fine degli anni ‘90.
L’investimento di RFI circa dieci milioni di euro.