Secondo quando affermato dal Ministero delle Infrastrutture, le valutazioni costi e benefici del Terzo valico "non hanno l'obiettivo di fermare l'opera, quanto quello di giudicarne la convenienza complessiva per i cittadini".

Il virgolettato è stato riportato dall'agenzia di stampa AdnKronos. Ancora Danilo Toninelli: "Per le opere che sono in fase di avanzata realizzazione, la valutazione non potrà non tenere conto di tutti i vincoli normativi, dello stato di avanzamento dei lavori e degli interessi coinvolti, compresi quelli occupazionali che senz’altro meritano la massima attenzione". Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli in merito al Terzo Valico".

Secondo il Ministro, l'opera in questione "trae origine da una convenzione stipulata nel 1992 tra l'attuale Rfi e il consorzio Cociv e che, nel corso di oltre un quarto di secolo, ha visto una serie di vicissitudini, anche di natura giudiziaria, che ne hanno evidenziato le numerose criticità.

Si tratta di una delle più grandi opere pubbliche finanziate dallo Stato, per la quale ricordo che è stata aperta un'inchiesta giudiziaria che nello scorso giugno si è chiusa con oltre 36 indagati, alcuni tra i quali esponenti di primissimo piano delle istituzioni".

In parole povere, al netto delle giravolte grammaticali tra il "dire" e il "non dire", l'opera rimane arenata e per ora non si fa cenno alla volontà di sbloccarla e di procedere con i lavori al quinto lotto. 

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