Dopo l’incontro di quasi un mese fa, tra i ministri dei Trasporti dei due Paesi, ora dalla Francia arriva l’aut aut.

A margine della presentazione di una legge sulla mobilità pubblica a Parigi, la ministra francese dei Trasporti ha detto, riferendosi al nostro Paese, che per quanto riguarda il progetto della TAV Torino-Lione "possiamo solo rispettare la posizione del governo che desidera prendere il tempo di fare nuove valutazioni".
"Attendavamo uno studio questo autunno", ma ora, ha precisato Borne, si parla piuttosto di "inizio anno e dovrebbe essere oggetto di un dibattito con delle istituzioni internazionali".

Quindi il monito al governo italiano: "Bisogna essere consapevoli che i lavori avviati continuano, e che se non c'è una decisione all'inizio dell'anno 2019, i lavori saranno fermati". Borne ha quindi ricordato che l’Ue, che già finanzia il progetto al 40%, è pronta a salire al 50%.

"Non voglio mettere fretta al nostro partner italiano", ma "ritengo che una decisione andrebbe presa rapidamente". E ancora: "Capisco chi trova che sia un'infrastruttura abbastanza gigante, al tempo stesso la Francia è molto legata alla realizzazione di questo progetto" che consentirà "un trasporto delle merci più efficace e più rispettoso dell'ambiente", ha concluso.

Intanto nel nostro Paese vanno avanti iniziative e manifestazioni a pro o contro l'opera. Se il 3 dicembre prossimo arriveranno a Torino 1500 imprenditori dire sì alla TAV, il vicesindaco grillino della città Montanari ha comunicato che sfilerà con la fascia tricolore alla manifestazione No TAV dell’8 dicembre. 

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