Si infiamma il dibattito sulla linea Torino-Lione. Il commissario Foietta invia un report al Governo sulle condizioni del tunnel del Frejus, giudicato pericoloso e inadeguato.
Il commissario di governo sulla Torino-Lione Paolo Foietta si sta dannando l'anima per cercare di convince il Governo a procedere con la costruzione della TAV italo-francese. L'attuale tunnel in opera, ricorda Foietta, è senza uscita di sicurezza e senza sistemi o spazi per far evacuare un treno passeggeri, in quanto progettato e costruito a metà '800. Foietta ha inviato al Governo un dossier con elencati tutti i punti più pericolosi di quest'opera ormai fuori dal tempo.
Oltre a questo, è risaputo che il mercato ferroviario "richieda oggi l'adeguamento dei treni per il trasporto merci agli standard europei: sono necessarie pendenze delle tratte di montagna non superiori al 12% (per mille ndr) e tracciati poco tortuosi". La linea storica del Frejus presenta invece livellette più che doppie rispetto agli standard europei. Oltretutto, la distanza tra i due binari in galleria non permette l'incrocio tra due treni per paura di "incastri": de facto, il Frejus è come fosse a binario unico.
Adeguare il tunnel con gli attuali sistemi di sicurezza obbligatori sulla rete europea costerebbe 1,4–1,7 miliardi, e i cui tempi non sono molto inferiori a quelli del nuovo tunnel di base.
Senza contare che al centro della galleria, l'eventuale evacuazione prevede di dover scappare per 7 chilometri o in una direzione o nell'altra. In altre parole: avere un problema, o ancora peggio un incendio, dentro il tunnel del Frejus equivale ad essere spacciati.


