È bastata una frase per mandare nel panico migliaia di pendolari lombardi. L'ad di Trenord Marco Piuri ha affermato che i treni "Bisogna farli dove servono".

"Il treno è un mezzo rigido, ingombrante e costoso: va fatto dove serve" ha detto Piuri. Tradotto: i treni hanno senso dove ci sono tanti passeggeri, altrimenti è meglio affidare la mobilità locale al servizio bus.

I diversi comitati dei pendolari sparsi per la Lombardia fanno quadrato e bollano la possibilità di avere meno treni in servizio come "inaccettabile" e si preparano a "lottare" per il mantenimento dello status quo. La coperta, come spesso capita in questi casi, appare troppo corta ed è evidente che il rischio concreto di qualche taglio nei prossimi mesi è molto elevato.

Qualcuno punta il dito anche sulla Regione Lombardia, considerata poco attenta al controllo del sistema di mobilità nonostante sia affidataria dei servizi ferroviari. 

Le dichiarazioni dell'amministratore delegato Trenord arrivano in un momento non facile per l'azienda, alle prese con i ritardi di Trenitalia nel fornire nuovo materiale e soppressione di servizi a basso traffico (ad esempio, la Carnate-Seregno).
Piuri, nominato appena a settembre 2018, non si è lasciato intimidire e lo ha detto chiaro e tondo: "Facciamo (noi, Trenord) troppi treni".
I pendolari e i viaggiatori, insomma, sono stati avvisati.

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