Lo svio di oggi a Rapallo è tornato a far parlare di sicurezza delle ferrovie, in particolare rispetto al trasporto di merci pericolose.
Non sono mancate le voci politiche, da destra come da sinistra, che si sono scandalizzate per il passaggio di treni con sostanze pericolose nel mezzo delle città, come se le ferrovie corressero normalmente ben lontano dai centri abitati.
Molti di queste concludono auspicando il trasferimento di simili prodotti su altri vettori. Alcuni fantasticano su navi, come se queste potessero poi arrivare fisicamente a destinazione nei luoghi abitati, altri suggeriscono in modo a nostro giudizio poco saggio, di rivolgersi alla gomma.
Alla luce di ciò, siamo andati a riprendere qualche statistica sui camion che girano per l'Italia e per l'Europa trasportando sostanze potenzialmente fatali. Sia chiaro, il nostro non vuole essere un atto di accusa contro il sistema di trasporto su strada, ma semplicemente un modo per far notare che la soluzione non può essere quella.
I mezzi con targa italiana, tra camion e tir, che attualmente percorrono le strade della penisola trasportando materiali potenzialmente letali sono circa 78 mila. In totale, i mezzi pesanti presenti sul territorio europeo si aggirano sui 4 milioni.
Secondo quanto riferito dall’Eurostat, nel 2017 i trasporti di merci pericolose, soprattutto infiammabili come Diesel, benzina, cherosene, solventi e vernici, è nettamente aumentato. È stato calcolato che ogni giorno sulle nostre autostrade circolino circa 10 mila potenziali bombe. Una cifra impressionante: 10 mila mezzi sottoposti a duri controlli e dettagliatamente regolamentati che però hanno il loro punto debole oltre che nel sistema di trasporto in sé, molto più soggetto a possibili incidenti rispetto alla ferrovia, anche negli autisti.
Esseri umani, soggetti a distrazioni o colpi di sonno, che sarebbero causa di un terzo degli incidenti con i camion. Per questo la legge vieta loro turni massacranti, turni che spesso arrivano a 14 ore di fila, invece delle 9 massime previste dalle regole, e non consecutive.
Ripetiamo il concetto a scanso di equivoci. Nessuno vuole "buttare la croce" sui camionisti che svolgono un lavoro importante e faticosissimo, ma alla luce di quanto appena detto non si può pensare che la soluzione per trasportare merci pericolose siano esclusivamente i camion.
Purtroppo l'unica cosa che si può fare è chiedere grandi investimenti in sicurezza e in manutenzione, tenendo bene in mente, però, che c'è sempre la componente fato contro la quale non si può fare nulla.
Fantasticare di fronte alle telecamere raccontando che il treno è un assassino e che altri mezzi sarebbero più sicuri significa solo giocare sulle paure delle persone senza offrire alcun contributo costruttivo.