Il fatto è avvenuto su un treno regionale per Brescia. La viaggiatrice fa parte del comitato dei pendolari della Cremona - Brescia, tra le più disagiate del nord Italia.
Oltre il danno, la beffa. La signora, che ogni giorno da Casalbuttano raggiunge Brescia per lavoro, si era rifiutata di esibire al controllore l'abbonamento (che aveva regolarmente acquistato) in segno di protesta. Un gesto di disobbedienza civile per dire "basta" ai disservizi che ogni giorno si registrano sulla linea ferroviaria Brescia - Cremona. Il controllore, impossibilitato a fare altro, l'aveva multata per 110 euro. Tutto questo accadeva a marzo.
Sette mesi più tardi, nei giorni scorsi, la multa è stata dimezzata, anche grazie all'intervento di Federconsumatori Brescia. Dimezzata ma non cancellata. Una protesta estemporanea che è costata piuttosto cara alla signora, che tra l'altro fa parte del comitato pendolari di quella linea.
Lo stesso comitato dei pendolari raccomanda di esibire sempre il proprio biglietto a bordo treno e di protestare attraverso altre modalità: rifiutarsi di mostrare il biglietto porta, senza alternative, a ricevere una multa. Paradossalmente, pur avendo ragione a protestare, si passa dalla parte del torto.