Sono durissime le risposte e le critiche alla proposta di Fraccaro (M5S) di fermare i lavori del Tunnel del Brennero.
Le prime critiche arrivano da parte della Svp che sta già pensando al deposito di un’interrogazione urgente a Roma tramite i senatori Dietmar Steger, Julia Unterberger e Meinhard Durnwalder.
“Dichiarazioni folli – dice il presidente della Provincia Kompatscher – soprattutto per il fatto che i lavori del tunnel di base sono iniziati da anni, gli appalti sono stati assegnati e si tratta di un’opera necessaria“.
“Gli appalti sono già stati assegnati e sono stati scavati già 90 chilometri“, esordisce Daniel Alfreider definendo una commedia l’uscita di Fraccaro sullo stop ai lavori.
Maurizio Lupi di Forza Italia parla di sparata demagogica mentre per l’ex ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio del Pd è “una follia fermare un’opera in gran parte già finanziata“.
Non è diversa la posizione del vice premier e leader della Lega Matteo Salvini.
“Se comincio un buco in una montagna preferisco finirlo e questo non vale solo per il BBT ma anche per la Pedemontana o il terzo valico – ha dichiarato – C’è bisogno di viaggiare, di commerciare, di infrastrutture sicure. C’è nel contratto di governo il fatto che si analizzino costi e benefici.
Il fatto che l’Italia abbia bisogno di collegarsi con l’Europa e con il nord Europa, mi sembra assolutamente evidente e in questo caso i benefici sono nettamente maggiori rispetto ai costi. Ce lo chiedono gli studenti, ce lo chiedono i camionisti e i lavoratori. La Lega vuole andare avanti, non tornare indietro“.
A difesa del Ministro Fraccaro interviene l’attuale ministero dei trasporti nella persona del sottosegretario alle infrastrutture Michele Dell’Orco, anche lui 5Stelle, che parla per il tunnel di previsioni di traffico sovrastimate e costi di gestione sottostimati.
L’accusa va anche al Partito Democratico che avrebbe “secretato per anni lo studio Public Health: una valutazione indipendente finanziata con soldi pubblici e realizzata dal Politecnico di Milano, che dimostra scientificamente l’inutilità di un progetto di fatto insostenibile sul piano socio-economico e ingiustificabile alla luce delle alternative esistenti“.
“Curiosa la motivazione ambientale portata dal ministro Fraccaro e dal MIT – ribatte Kompatscher – il BBT nasce proprio per liberare le valli dal traffico dei mezzi pesanti e convogliare i mezzi su rotaia proprio nel tunnel”.
Solo sul versante italiano del cantiere lavorano attualmente 650 persone che diventeranno un migliaio nel 2019. L’entrata in funzione della grande Opera è prevista per il 2027.