L'incendio che ha coinvolto nella giornata di ieri la D.445.1015, andata a fuoco vicino Mede, pone ancora una volta il problema della anzianità delle locomotive Diesel in carico a Trenitalia.

Nella fattispecie, la locomotiva che verosimilmente ha chiuso ieri la sua carriera è stata consegnata alle Ferrovie dello Stato nel gennaio del 1975 e quindi ha abbondantemente superato i 43 anni di età e probabilmente completato il suo ciclo vitale.

È questo un problema che coinvolge l'intero Gruppo delle D.445, macchine in circolazione dal 1974 con le ultime consegnate nel 1988, che attualmente sono le uniche locomotive da treno Diesel in dotazione alla nostra compagnia di bandiera.

Alla luce di ciò è ovvio come la situazione stia diventando delicata. Da un lato sono previste moltissime elettrificazioni, in Veneto, Toscana, Calabria e Basilicata, tanto per citarne alcune, che renderanno sempre meno necessario l'uso di mezzi Diesel, dall'altro, tuttavia, il rischio è quello di rimanere a breve senza rotabili visto che il Gruppo da qualche anno è anche sottoposto ad accantonamenti e demolizioni.

Del resto va anche detto che l'acquisto di nuove macchine è più complesso di quello che sembri. Molte linee non elettrificate della nostra rete ferroviaria, infatti, non sono in grado di "sopportare" il peso assiale delle locomotive di moderna concezione quindi la maggior parte dei rotabili di oggi sono esclusi di base dalla possibilità di essere acquistati.

Se le informazioni che abbiamo sono corrette, sarebbero tagliate fuori per il peso sia le Vectron che le G2000 che le Prima, tanto per fare qualche nome e le uniche macchine nuove che potrebbero probabilmente girare senza problemi sono le Eurolight di Stadler che tuttavia nel nostro Paese ha attualmente solo Dinazzano Po con efficienza tutta da verificare.

Una bella gatta da pelare, insomma, con il mercato che offre poco in termini di locomotive Diesel "leggere" e una rete ferroviaria "delicata" che attraversa contesti dove non è sempre economicamente giustificabile mettere in campo lavori di rifacimento completo.

In tal senso una soluzione potrebbe essere una riqualificazione delle D.445 sulla falsariga di quanto fu fatto con le D.343 ma anche in questo caso bisogna vedere se il gioco vale la candela, oppure rivolgersi al mercato estero acquistando locomotive di seconda mano e procedendo poi ad un revamping totale, ad esempio come fatto sulle "Occhialute" delle ferrovie Ceche.

Una cosa, però, è certa. Qualche soluzione prima o poi la si dovrà trovare perché anche con la migliore manutenzione possibile non si può pensare che le D.445 possano andare avanti in eterno.

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