In questi giorni sta circolando ossessivamente sui social un video ripreso in Sardegna a bordo verosimilmente di un ATR 365.

Esso ritrae una capotreno che, constatata la mancanza di titolo di viaggio da parte di alcuni viaggiatori, con educazione ma anche con la giusta fermezza li fa scendere dal treno.

Il video sta letteralmente spopolando su Facebook provocando domande e soprattutto reazioni molto diverse. Tutti concordano sul fatto che l'atteggiamento della dipendente di Trenitalia sia stato giusto e secondo regolamento.

Secondo alcuni, tuttavia, l'esposizione mediatica a cui sono stati sottoposti i viaggiatori senza titolo sarebbe stata eccessiva e dovuta, unicamente, al colore della loro pelle. Così, a fronte di molti commenti di approvazione, ne arrivano anche altri che pur elogiando la capotreno stigmatizzano la realizzazione di un video che peraltro inquadra anche una bambina.

Non mancano i commenti di chi sostiene che la "gogna mediatica" sia il solo modo per far capire che simili comportamenti non sono più tollerati ma nemmeno le osservazioni di chi si chiede se un simile filmato sarebbe stato reso pubblico se i protagonisti fossero stati cittadini italiani o comunque dalla pelle bianca.

Qualcuno, poi, si aggrappa al diritto alla privacy, ricordando che per la legge italiana è vietato diffondere fotografie e video senza l'autorizzazione di chi è ripreso, mentre altri obiettano che si sarebbe in presenza di un reato, seppure di minori dimensioni e che quindi in questo caso sarebbe tutto lecito.

Un video, insomma, che ha creato un gran fermento sul web, soprattutto dopo essere stato condiviso dal Ministro degli Interni Matteo Salvini, che ne ha fatto schizzare le visualizzazioni a oltre 3,2 milioni.

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