Ferrovie Emilia Romagna starebbe cercando fondi per elettrificare la linea Parma - Suzzara - Poggio Rusco.
Ne dà notizia la Gazzetta di Mantova, secondo il quale FER, in qualità di società in house della regione Emilia Romagna e gestore dell’infrastruttura ferroviaria regionale, ha candidato la tratta, che fa parte del corridoio del Tibre, a un bando della Commissione europea, il Cef transport call 2018.
A fine settembre, l’azienda ha inviato il progetto, da 57 milioni di euro, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l’avallo definitivo, che dovrebbe arrivare a breve. Se il ministero darà il via libera, entro fine mese la proposta volerà a Bruxelles.
I 57 milioni verrebbero coperti per il 40% da fondi europei, per il 54% tramite fondi pubblici e per il restante 6% verrebbe autofinanziato dalla stessa FER, che ha già sottoscritto un mutuo.
La tratta in questione viene considerata fondamentale da FER per il traffico merci dai porti del Tirreno verso il Brennero, passando da Verona.
Essa è infatti strategica come via di comunicazione alternativa fra i porti del Tirreno (La Spezia, Genova e Livorno) e quelli dell’Adriatico (come Ravenna e Venezia) passando per Ferrara e inoltre rappresenta un collegamento ferroviario alternativo al nodo di Bologna.
L’elettrificazione - spiega FER nel progetto - consentirà la circolazione di materiale elettrico sull’intero asse Brennero-Verona-Parma-La Spezia e come conseguenza, sarà incentivato il trasporto su ferro. Questo sarà valido sia per il traffico passeggeri, che potrà contare su treni più puntuali e confortevoli, sia per il trasporto merci.
I vantaggi saranno anche ambientali. FER ha calcolato che con l’elettrificazione della Parma - Suzzara - Poggio Rusco sarà possibile raggiungere almeno due obiettivi, la riduzione del 60% delle emissioni di CO2 per il settore dei trasporti entro il 2050 e lo spostamento del 30% del trasporto di merci dalla strada alle ferrovie, oppure via mare, entro il 2030 (e più del 50% entro il 2050).