Una carcassa totalmente annerita in avanzato stato di decomposizione di circa 40 centimetri di origine sconosciuta è stata trovata ieri sotto a un Intercity transitato lungo la ferrovia Adriatica.
Al momento non si sa se la stessa sia parte di animale o, peggio, di un essere umano. Il macabro ritrovamento è finito nella camera mortuaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce e dovrà essere analizzato per escludere che si tratti di resti umani.
Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 16 e ad avvisare la centrale operativa dei carabinieri è stato il responsabile della manutenzione dei treni presso lo scalo ferroviario di Lecce Surbo. L'uomo ha riferito di aver ritrovato quel resto, non sapendo certo bene di cosa fosse, al di sotto appunto di un treno Intercity giunto da Milano nella mattinata.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri con un medico veterinario che ha tentato invano di risalire all’origine della carcassa. Successivamente sono stati effettuati rilievi fotografici, dopodiché, il magistrato di turno ha disposto il sequestro del misterioso reperto, disponendone il trasporto presso la camera mortuaria. Già oggi saranno svolte le analisi, ma saranno probabilmente necessari più giorni per un primo verdetto.
La storia ricorda in qualche modo quella avvenuta nel gennaio del 2015, quando, sempre nello scalo leccese, fu trovata una mano mutilata, anche questa in apparente stato di decomposizione e con dimensioni perfettamente compatibili con un arto umano. In quella circostanza, per fortuna, si trattò di un pezzo di vetroresina, proveniente da qualche statua e probabilmente agganciato dal treno sulle rotaie.