Il Cnpi - Coordinamento nazionale pellegrinaggi italiani - esprime grande preoccupazione per la sorte di questi treni, mai come oggi in dubbio.
Proprio il Cnpi chiede, in una nota apparsa su Askanews, una maggiore attenzione alle condizioni complessive dei pellegrini in viaggio per Lourdes e criticano fortemente i comportamenti delle ferrovie francesi, accusate di considerare i treni dei pellegrini "meno dei carri merci".
Secondo la denuncia dell'associazione, i tempi di viaggio per le tratte dei treni pellegrini sono paurosi, anche 10 ore più del previsto con fermate di servizio per ore e ore in stazioni secondarie e aumenti costanti delle tariffe. Il tutto avviene sulla pelle dei più deboli, dei malati, di chi va a Lourdes in condizioni di salute spesso disperate.
Nel mirino del Cnpi ci sono soprattutto le SNCF, accusate di aver compiuto negli ultimi tempi una continua azione di scoraggiamento di questi viaggi. Il Cnpi chiede di poter tornare quanto meno agli inizi degli anni duemila, quando erano realtà tempi di percorrenza "umani" e tariffe più morbide per organizzatori e viaggiatori.
Il 2019 sarà un anno chiave per la sorte dei treni-pellegrini. Se le SNCF non faranno in modo di risollevare il servizio, il prossimo potrebbe essere anche l'ultimo anno di questi treni in servizio regolare.