Rimane fermo al palo il collegamento sperimentale dei croceristi a Civitavecchia.
In una riunione fra Regione, RFI, Trenitalia e Osservatorio Regionale Trasporti (composti dai rappresentanti dei pendolari) era stato deciso che dal 15 ottobre all’8 dicembre sarebbero partiti due convogli al giorno – prima dalla stazione poi direttamente dal porto – in direzione Roma Ostiense e con unica tappa a Roma San Pietro.
L'obiettivo era valutare la risposta del pubblico alla novità che avrebbe dovuto alleviare il sovraffollamento nelle ore dei pendolari. Stabiliti modalità e orari (due treni al mattino e due al pomeriggio, fuori dalle fasce occupate dai pendolari), si attendeva solo la formalizzazione del servizio che dapprima è stata posticipata e poi, secondo quanto riportato da Il Messaggero, svanita del tutto.
Stando a quanto appreso il motivo sarebbe da ricercarsi nel servizio troppo costoso oltre che complesso. Mancando la stazione marittima, infatti, il servizio sarebbe stato svolto tramite navetta e sbigliettamento già effettuato a bordo: 10 euro per il solo viaggio d’andata e 15 per andata e ritorno.
Una volta sorta invece la stazione marittima i passeggeri sarebbero stati caricati direttamente nel porto, usando il binario che ad anello gira intorno al porto passando da Aurelia e che arriva alla stazione.
Un altro problema è stato poi rappresentato dal material rotabile, Vivalto e Jazz, che sarebbero stati distolti dal servizio quotidiano regionale oltre al fatto che la previsione di incasso è stata considerata sconveniente fra il navettamento e i biglietti, con questi ultimi gestiti dagli armatori.
Come se questo non bastasse la stazione marittima è lungi dall’essere costruita, sebbene con pochi mesi di lavoro piattaforme e pensiline potrebbero essere erette nella zona di Molo Vespucci.
In altre parole, la vera svolta avverrà quando il porto di Civitavecchia e l’aeroporto di Fiumicino saranno collegati direttamente dalla ferrovia. Perché stando a quanto emerge dalle analisi dei flussi, più che i turisti in visita a Roma, il treno viene usato per le operazioni di turn around fra chi sbarca e si imbarca per le crociere.
Motivo per cui d’estate i convogli vanno in tilt, carichi di viaggiatori quotidiani e turisti accompagnati da valigie che occupano le poltrone. Infatti le stazioni romane di arrivo non sono né San Pietro né Termini ma Trastevere e Ostiense, ossia gli unici nodi di scambio dove si può raggiungere Fiumicino.