A margine della presentazione dei servizi Intercity rinnovati lungo la ferrovia Jonica, il Ministro Toninelli ha rilasciato dichiarazioni importanti sulla mobilità al sud.
«I pendolari calabresi – ha detto il Ministro – potranno finalmente avere maggiore qualità dei servizi, una maggiore puntualità e più confort. In Calabria si sta riaccendendo l’attenzione del Governo. Occorre mantenere alta l’attenzione su strade, autostrade, porti, aeroporti, treni».
Il Ministro è poi intervenuto anche sulla annosa questione del ponte tra Calabria e Sicilia.
«Il ponte sullo Stretto – ha detto – è la rappresentazione plastica del fallimento della vecchia politica. Le leggi obiettivo, tra cui c’era dentro, come grande opera dello Stretto di Messina, naturalmente ha portato al fallimento totale. In un Paese con una vetustà infrastrutturale come quella dell’Italia la più grande opera è quella di mettere in sicurezza le migliaia di piccole e grandi opere che abbiamo. Di certo il Ponte sullo Stretto non è una priorità».
Per quanto riguarda i collegamenti via mare sullo Stretto, il Ministro ha assicurato che continueranno ad essere garantiti «con gli stessi costi e con gli stessi tempi» tramite la compagnia Bluferries. Nessuna certezza invece per i dipendenti di Liberty Lines.
Non tutti, però, sono stati entusiasti della visita di Toninelli. La deputata calabrese di Forza Italia, Maria Tripodi ha commentato così la visita.
«Il Ministro Toninelli al pari di altri esponenti del Governo gialloverde, non perde occasione di usare la Calabria e il sud come un red carpet. È ora di smetterla».
«I cittadini – ha affermato – sono stufi della vuotezza di contenuti, dei meriti altrui prontamente acquisiti dall’esecutivo in ossequio alla propaganda, della miopia dell’azione politica che anziché lavorare al rilancio del Meridione lo umilia con il più becero assistenzialismo. La visita del Ministro non lascerà nulla alla nostra terra, né un Piano di rilancio con investimenti infrastrutturali; né risolverà i problemi che attanagliano i principali scali aeroportuali calabresi. Sarà solo ulteriore occasione di selfie e sfilate, che mal si conciliano con le concrete esigenze dei cittadini, già traditi dalla politica del rinvio di Conte e company».