Pubblichiamo la denuncia che monsignor Paolo Angelino, presidente di Oftal (Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes), affida alle pagine del «Corriere della Sera» del 21 settembre.
Durissima e sacrosanta: la dignità dei malati che viaggiano in treno dall’Italia a Lourdes ormai da tempo viene sistematicamente violata.
“Milano, Scalo San Cristoforo: dopo un’ora di snervante attesa finalmente la manovra perché il treno che porta a bordo malati gravi proveniente da Lourdes possa entrare in stazione. Una scena che si ripete ormai da diversi anni e che si assomma a tempi di viaggio intollerabili. Stiamo parlando dei treni che da tutta Italia raggiungono Lourdes da ormai cento e più anni e che da diverso tempo sono oggetto di un trattamento a dir poco disumano. Le responsabilità, è bene dirlo, sono equamente ripartite tra ferrovie italiane e francesi. I tempi di percorrenza tra Milano e Lourdes (giusto a titolo d’esempio) potrebbero essere di 15/16 ore (come è stato sino agli anni 2007/2008). Oggi ammontano a circa 25-26 ore. Stiamo parlando, ripeto, di treni che ospitano malati, spesso allettati, che escono per una volta sola all’anno dai loro istituti e ricoveri e che si trovano a dover affrontare un viaggio impossibile”.
L’articolo completo sull’edizione on line dell’Osservatore Romano.