In una intervista al Sole 24 Ore, Gianfranco Battisti, nuovo amministratore delegato di FS, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni sulle maggiori priorità del gruppo, quali la fusione con Anas, la situazione Alitalia, la possibile acquisizione di Atac, il piano industriale predisposto dalla precedente gestione.
In merito ai conti del Gruppo FS dice Battisti: “Grazie ai risparmi sui costi per 110 milioni che abbiamo realizzato da subito dopo il mio arrivo, chiuderemo l’anno in linea con i risultati degli anni precedenti al netto delle partite straordinarie, quindi fra 400 e 450 milioni”.
“Sto riscrivendo il piano industriale”, ha aggiunto, “con un orizzonte dimezzato a 5 anni e lo sto focalizzando sul trasporto regionale: è la missione che ci ha dato il governo e sarà il nostro core business. Per ribaltare le quote fra auto privata e trasporto pubblico, oggi 70 a 30, dobbiamo portare nei treni pendolari quella centralità del cliente che nell’Alta velocità ci ha consentito di portare il market share dal 12% del 2008 al 67% sulla Roma-Milano”.
Sui treni regionali, dice Battisti: “C’è un numero che più di altri racconta le nostre criticità nel trasporto regionale: riempiamo solo 37 posti su 100 offerti. Il load factor deve salire al 60%. Questo è possibile con un’offerta più concentrata nelle fasce di maggiore affollamento tra le 7 e le 9 e tra le 17 e le 19 e con un sistema di prezzo dinamico che consenta sconti per chi viaggia nelle ore meno affollate".
"Inoltre in alcune regioni partiremo con un modello differenziato di offerta: treni veloci diretti quando sono pieni alternati a treni con fermate intermedie. Ma vogliamo mandare subito un segnale chiaro: in via sperimentale sui treni più affollati istituiremo già nel mese di settembre la figura dell’assistente a bordo che deve fornire assistenza e informazioni ai clienti sul treno e sarà affiancato da personale di sicurezza”.
E su Alitalia aggiunge l’Ad: “C’è sicuramente un interesse di FS che corrisponde a un interesse del Paese a creare un polo intermodale completo e a favorire integrazioni e sinergie, evitare sovrapposizioni. Il modello dell’Alta velocità ha fatto molto male ad Alitalia ed è ora il caso di rivedere quali sinergie siano possibili.
Mentre sull’acquisto di Atac, la municipalizzata Romana: “Penso che FS debbano fare più partnership e meno acquisizioni. Sarà il nostro modo di sostenere lo sviluppo. Le acquisizioni ci saranno solo quando risulteranno indispensabili allo svolgimento delle funzioni e del business che vogliamo sviluppare”.
Conclude Battisti sulla fusione con Anas: “Il governo dice di voler fare marcia indietro su Anas. Lei che ne pensa?”, ha chiesto il Sole 24 Ore. Risposta di Battisti: “Ci rimetteremo alla volontà del governo".
E aggiunge che: "Al momento non è scattata nessuna sinergia fondamentale con Anas, sul piano operativo non cambierebbe molto”. Ma si può bloccare l’integrazione o bisogna aprire una nuova operazione di scissione? “L’integrazione è conclusa e in realtà è il trasferimento al gruppo FS del pacchetto azionario di Anas. Per tornare indietro attueremo le indicazioni che ci darà il governo”.
Foto 1 e 3 Lorenzo Pallotta - Foto 2 Cristian Giovangiacomo