In tempi difficili, torna in voga l’arte di arrangiarsi tutta italiana. E’ il caso di due ingegnosi agricoltori che hanno deciso di coltivare una pianta molto particolare.

I due sono stati colti in flagrante mentre erano intenti a raccogliere oltre 150 piante di canapa indiana, dell’altezza media di 1 metro circa, coltivate all’interno di un fondo agricolo in disuso che, dai successivi accertamenti, è risultato essere proprietà di Ferrovie dello Stato.

L’intera piantagione, alimentata da un sistema di irrigazione artigianalmente realizzato, avrebbe consentito di guadagnare proventi per decine di migliaia di euro.

Le piante trovate dopo essere state campionate sono state distrutte, mentre i campioni prelevati sono stati sequestrati per essere successivamente trasmessi al RIS di Messina per le analisi tossicologiche del caso.

I due intraprendenti autori dell'iniziativa, al termine delle formalità di rito, sono stati accusati di produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti e successivamente tradotti presso le rispettive abitazioni in attesa del giudizio di convalida, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

L’arresto è stato eseguito dai carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, e si inserisce in una serie di rinvenimenti di vaste piantagioni di canapa indiana effettuati dai Carabinieri nella Piana di Gioia Tauro nell’anno in corso.

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