Alla vicenda di Trenord si aggiunge un nuovo capitolo.

Dopo che ieri era stata avanzata l'ipotesi di rinunciare alla divisione della società in due (Ferrovie: lo scioglimento di Trenord si allontana), una nuova opzione viene oggi rilanciata dal Corriere della Sera.

Secondo il quotidiano, il divorzio sembra archiviato, sostituito da un «piano C» che recupera l’idea del ristabilire una maggioranza nella compagine societaria. Stavolta però sarebbe la Regione ad acquistare l’1% delle quote da Trenitalia, con una serie di contromisure e garanzie.

Una spesa che permetterebbe alla sua controllata Fnm, quotata in Borsa, di consolidare la propria posizione e fare più investimenti. Come ulteriore clausola, il governo sarebbe orientato a nazionalizzare una parte della rete ferroviaria oggi in mano a Ferrovienord, società del gruppo Fnm.

In tutto sono 331 chilometri di binari. Nel mirino di Roma ci sarebbero le tratte già interconnesse con gli altri 1.700 chilometri di rotaie gestiti da Rete Ferroviaria Italiana. Mentre rimarrebbero in capo a Ferrovienord le direttrici — poche — totalmente isolate dal sistema.

Con questa iniziativa, l’attenzione della Regione si concentrerebbe solo sugli investimenti nella flotta. Trenitalia però non si tirerebbe indietro dal fornire treni nuovi e in breve tempo, vista l’emergenza che stanno vivendo i pendolari lombardi. Le gare per 161 convogli sono già state avviate dal Pirellone, ma i materiali non saranno pronti prima del 2020. Trenitalia invece potrebbe fornire alcuni regionali «Rock» già nel 2019.

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