Continua il tira e molla sulla TAV, un argomento serissimo che rischia di diventare una barzelletta.
Dopo le dichiarazioni della mattina che davano la TAV sostanzialmente per spacciata è intervenuto il ministro dell'Interno Matteo Salvini che stando a quanto comunicato da la Repubblica avrebbe stoppato "con decisione ogni ipotesi di fermare la TAV. "Occorre andare avanti e non tornare indietro", dichiara il leader leghista lanciando un avviso al M5S e al premier Giuseppe Conte. E aggiunge: "L'opera serve? E, se da un'analisi attualizzata del 2018 per caso non serve, costa di più bloccarla che proseguirla? Questo è il ragionamento che varrà su tutto, TAV, Tap, Pedemontana, Terzo Valico. Questo c'è scritto e questo faremo. C'è l'analisi costi-benefici, non è che faccio pagare agli italiani miliardi". Salvini aggiunge anche che, in caso di contestazioni violente, non si faranno sconti: "La polizia continuerà ad arrestare chi lancia sassi contro i lavoratori".
Del resto lo stop all'Alta Velocità avrebbe dei costi altissimi come denuncia, su Twitter, il segretario del Pd Maurizio Martina: "Due miliardi di euro di penali, il blocco di finanziamenti europei, 4 mila posti di lavoro a rischio. La follia del governo di bloccare la Torino-Lione la pagherà un Paese intero".
In Piemonte si fa sentire anche governatore Sergio Chiamparino: “In attesa che il ministro Toninelli e il premier Conte si chiariscano le idee, e magari decidano di ascoltare anche le opinioni di qualcuno che non appartenga alla loro tribù, convocherò entro settembre un incontro di tutte le rappresentanze economiche, sociali, istituzionali e politiche per far risuonare chiare e forti le voci della società piemontese a favore dell’opera.
È indispensabile un moto d’orgoglio che impedisca che la nostra regione venga messa ai margini”. Chiamparino sollecita anche i leghisti a "bloccare questa deriva antipiemontese, contraria agli interessi del Nordovest, e dell'intero Paese".
Dalla Francia arriva lo stupore di Stephane Guggino, delegato generale del comitato francese Transalpine, che promuove la linea ad alta velocità Lione-Torino: “Siamo venuti a sapere delle posizioni italiane. Seguiamo la situazione con grande attenzione, ma onestamente facciamo fatica a vederci chiaro, perché c’è tanta confusione. Prima il ministro Toninelli dice che la TAV va migliorata, ora dicono che la vogliono bloccare. Mi chiedo come sia possibile cambiare idea così nel giro di quattro giorni” afferma all’Ansa.