La fusione tra FS e Anas “è certamente sbagliata perché è stata fatta senza capire perché”.
Queste le parole del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli a margine di un convegno alla Camera. Le dichiarazioni del ministro si inseriscono nel solco di quelle già espresse dai vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Di Maio aveva detto su La7: “Le Ferrovie già hanno abbastanza problemi a fare il loro lavoro, unendosi non funzionano più né le Ferrovie, né l’Anas”, mentre Salvini, in un’intervista al Corriere della Sera, aveva detto di ritenere che “chi fa i treni deve fare i treni e chi si occupa di strade deve fare le strade, però ne parleremo”. Al momento però il Ministro Toninelli preferisce non rispondere alla domanda se si tornerà indietro sulla fusione FS-Anas.
Il gruppo Anas-Ferrovie è nato a fine 2017 con un aumento di capitale da 2,86 miliardi mediante conferimento dell’intera partecipazione Anas detenuta dal ministero dell’Economia. Presto si è però scoperto che l’unione con Anas ha portato in FS un’azienda dissestata, con problemi nel bilancio. Ora il governo Lega-Cinquestelle valuta la possibilità di rivedere la fusione, anche perché per il perfezionamento dell’operazione, mancherebbero alcuni passaggi che il governo non avrebbe ancora portato a termine ma che anzi, non sembrerebbe affatto intenzionato a compiere.
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