Il Comune di Bologna chiederà a FS la possibilità di prolungare l’orario di apertura della sala d’aspetto, che chiude tutti i giorni alle 22.

A darne conferma è stato l’assessore alla Sicurezza, Alberto Aitini, al termine della commissione chiesta dai consiglieri del Pd, Simona Lembi e Claudio Mazzanti, per approfondire il tema con Grandi Stazioni.

La questione è tornata di attualità dopo la denuncia di una viaggiatrice che, dopo aver perso per un ritardo la coincidenza a Bologna, era stata costretta ad aspettare il treno successivo, ben oltre la mezzanotte, fuori dalla sala d’aspetto chiusa.

“Un fatto anomalo”, secondo Daniele Baldinelli, referente in città di FS, che aggiunge: “Le compagnie ferroviarie possono chiedere l’apertura straordinaria della sala d’aspetto in caso di ritardo dei treni”.

Di fatto, come conferma lo stesso Baldinelli, a maggio del 2017 è stato deciso di anticipare la chiusura della sala d’aspetto dalle 23 alle 22, perché: “Diventava difficile gestire la presenza di alcune persone. Dopo le 22 la sala d'aspetto veniva usata come dormitorio, con il risultato che i viaggiatori che ne avevano bisogno preferivano stare fuori”.

La risposta non soddisfa l’assessore Aitini, che ribatte: “È importante che i servizi siano attivi fino alla partenza dell’ultimo treno, quanto meno la sala d’aspetto, che è un servizio importante che potrebbe essere garantito per l’orario più lungo possibile con un costo irrisorio”.

Aggiunge la consigliera Pd Isabella Angiuli: “Il flusso dei turisti cresce, ne va dell’immagine della città”.

“La stazione dalle 22 alle 6 è aperta. È un fatto ordinario, così come lo sono i ritardi. Fatti ordinari cui Grandi Stazioni mi pare avanzi una risposta straordinaria”, contesta Lembi, annunciando la presentazione di un ordine del giorno in cui “il Comune invita Grandi Stazioni a rivedere la scelta” di chiudere alle 22 la sala d’aspetto.

“Invieremo una richiesta ufficiale di prolungamento dell'orario. Chiederemo di fare uno sforzo, la giustificazione non può essere che ci vanno a dormire alcune persone”, conclude l’assessore.

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