Come avevamo anticipato qualche giorno fa, si iniziano a vedere gli effetti della scure di ANSF sulle ferrovie ex concesse.
Prima vittima, secondo quanto riportato oggi dal Messaggero Veneto, è la Udine - Cividale che con la riduzione della velocità massima da 70 km/h a 50 km/h vede anche diminuire il numero delle corse che anziché ogni mezz'ora diventeranno ogni ora. FCU starebbe già lavorando al nuovo modello di esercizio ma per ora ancora non se ne ha un pieno riscontro.
Il tutto dovrebbe avvenire dal prossimo 6 agosto e il motivo è da ricercarsi nella mancanza dell'SCMT, il Sistema Controllo Marcia Treno che garantisce il massimo della sicurezza sulle linee ferroviarie.
La stretta da parte di ANSF è arrivata in effetti due anni fa, dopo il tragico incidente tra Andria e Corato sulla Ferrotramviaria ma non tutte le compagnie sono riuscite a mettersi in regola nei tempi dovendo quindi sottostare al forzato rallentamento delle corse. FUC dal canto suo, ha in previsione l'installazione dell'SCMT con lavori che dovrebbero partire il prossimo settembre rispetto ai quali, tuttavia, non si sa ancora la durata.
Intanto i convogli sono destinati a viaggiare a 50 km/h e i pendolari ad avere meno treni a disposizione per muoversi tra le due città.