Far fermare a Prato i treni ad Alta Velocità, questa la richiesta firmata da due consigliere del PD, Serena Tropepe e Paola Tassi.

“Un ordine del giorno – dice Tassi – verrà presentato anche nel prossimo consiglio provinciale dal gruppo di centrosinistra.
Si tratta di una linea ferroviaria che sarà oggetto di lavori di adeguamento tanto che i sindaci della Vallata hanno già avanzato le loro richieste di migliorie per le stazioni interessate con azioni volte a ridurre i disagi per chi deve prendere il treno.
È un ordine del giorno che ha come finalità quella di voler dare un ulteriore e nuovo servizio al territorio pratese una volta che questi lavori saranno terminati”.

A ottobre 2018 inizieranno infatti le opere di adeguamento della linea verso Bologna, e le consigliere propongono agli enti competenti di valutare la possibilità di far passare da Prato almeno due coppie di treni Alta Velocità al giorno, tenuto conto del fatto che sono molte le persone che si spostano da Nord a Sud lungo la tratta Prato-Pistoia e Lucca e che città non capoluogo come Viareggio, Rapallo e Civitavecchia usufruiscono già da tempo di un servizio AV.

"Sarebbe auspicabile che Prato fosse inclusa tra le città che prevedono la fermata di questi convogli utilissimi per la mobilità di tanti passeggeri, visto che con l’attivazione dell’Alta Velocità Firenze - Bologna nel 2009, il distretto pratese è stato tagliato fuori dai servizi ferroviari veloci. 
Chiediamo – concludono le due consigliere – che venga verificata il prima possibile la fattibilità di questa proposta. In questo modo Prato avrebbe un collegamento diretto e veloce sia con il nord che con il sud con una riduzione di tempo e costi per l’utenza di non poco conto”.

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