Tra i tanti corridoi europei in costruzione, quello che paradossalmente rischia di essere un buco nero è la linea Verona-Monaco via Trento, Bolzano e Innsbruck, parte del Corridoio 1 che rappresenta uno degli assi centrali del network europeo.
Secondo un rapporto della Corte dei Conti UE, questa linea - se mai sarà completata - batterà tutti i record, in negativo. La progettazione è iniziata infatti nel 1986, con i lavori partiti nel 2003 ed è previsto che finiscano non prima del 2040. Sarebbero quindi ben 37 gli anni di cantieri.
Per una volta, incredibilmente, il ritardo non è colpa dell’Italia, impegnata con l’Austria nella realizzazione dei 64 km del tunnel di base del Brennero, che ha un costo stimato di 9,3 miliardi di euro e che dovrebbe essere completato per il 2027.
"Ma c’è poca attività di costruzione nella via d’accesso a nord, che è in buona parte in Germania", sottolinea il rapporto. Il tracciato da Monaco verso sud, infatti, non è nemmeno stato disegnato sulla mappa e non sarà di certo completato prima del 2035 per la parte austriaca, e del 2040 per la parte tedesca.
Questo perché, "al contrario di Italia e Austria, la Germania ha poco interesse in destinazioni come Innsbruck o Verona, che non giocano un ruolo chiave per il suo traffico quotidiano".
Se le cose rimarranno così, il corridoio Scandinavo-Mediterraneo si troverà una strozzatura a tempo indefinito, appena dopo il confine italiano. Come se non bastasse, il rapporto indica anche una discrepanza per l’Italia che continua ad avere una normativa diversa dall’Austria per le ferrovie transnazionali. Questo impone che i treni si fermino al confine per almeno 14 minuti per sbrigare le pratiche burocratiche, un tempo che sale a 45 minuti per i treni merci. In assenza di una armonizzazione legislativa, tutto ciò andrà a compromettere i risparmi di tempo del viaggio che, a linea completata e operativa, sono stimati in 114 minuti nella tratta completa tra Verona e Monaco.