“Da oltre un anno e mezzo a questa parte, registriamo un incremento di aggressioni ormai giornaliere, in Sicilia e nel resto d’Italia, verso il personale ferroviario e quello del trasporto pubblico locale".
"Si tratta di aggressioni che avvengono, sostanzialmente, da parte di persone che sono sprovviste di biglietto, nelle quali, all’atto della richiesta del biglietto da parte del controllore, scatta una reazione di violenza diretta”.
Questa la dichiarazione del segretario aggiunto della Federazione Italiana Trasporti Cisl Nazionale, Salvatore Pellecchia, durante la tavola rotonda “Il contratto di servizio tra la Regione e Trenitalia è arrivato sui binari siciliani”, tenutosi all’Astoria Palace Hotel del capoluogo siciliano.
“In passato, in Lombardia un capo treno è stato colpito con un machete”, ha sostenuto Pellecchia, che ha aggiunto: “Non sono rari i casi in cui il personale debba ricorrere a cure mediche con prognosi di dieci, quindici, venti giorni. Noi su questo tema abbiamo richiesto, in questi giorni, un incontro al Ministero degli Interni, per vedere cosa si può fare. Abbiamo delle proposte: impedire a monte l’accesso nei treni di chi è sprovvisto di biglietti sui mezzi pubblici, proteggere con strutture un po’ più consistenti la postazione dell’autista. Altra richiesta è quella di dotare, con sistemi di telecamere, tutto il personale ferroviario e anche quello del trasposto pubblico locale”.
“È necessario – ha detto – che i nuovi mezzi acquistati siano tutti dotati di telecamere in ogni vettura. Per una certa percentuale, gli aggressori sono sempre gli stessi”. “Sul problema sicurezza, a livello nazionale abbiamo un dialogo diretto con 1200 aziende pubbliche e private, impegnate nel cosiddetto tpl, il trasporto pubblico locale”, ha poi detto il sindacalista.