Continua il botta e risposta tra maggioranza e opposizione in Regione Lombardia, sulla situazione di Trenord.
“Mi vergogno ma chiedo ai pendolari di avere pazienza. Per portare avanti i nostri progetti serve ancora qualche mese di tempo, spero che presto si possa invertire la rotta”.
Queste le dichiarazioni del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo gli ultimi disagi vissuti dai viaggiatori sui treni lombardi, in particolar modo giovedì scorso.
“Le situazioni che si stanno verificando sono di un’anomalia per cui è chiaro che qualcosa dovrà essere cambiato, a livello di interventi sul traffico” ha detto Fontana, che però non si è sbilanciato sull’ipotesi di un cambio dei vertici di Trenord: “È una delle valutazioni che dovrà essere sottoposta al Consiglio di amministrazione, sono loro che devono decidere. La Regione se verrà contattata esprimerà il proprio parere” ha concluso Fontana.
Puntuale arriva la risposta alle parole di Fontana, da parte di Dario Balotta di Liberi e Uguali.
“Fontana prova vergogna per il pessimo servizio offerto da Trenord dai suoi predecessori leghisti? Giochi la carta del superman Salvini per raddrizzare la compagnia ferroviaria, affinché usi la linea dura anche per quest’ultima, come quella usata per gli immigrati e quella dei risparmi sulle scorte di polizia. Salvini potrebbe dedicarsi ai treni della regione da cui proviene. Linea dura sui manager fallimentari di Trenord (senza bisogno di trattati europei) che andranno presto sostituiti ma anche senza super liquidazioni milionarie (i risparmi) come invece previsto nei ricchi contratti di Trenord. Sarebbe una beffa per i pendolari e per i cittadini lombardi. La Giunta regionale deve ammettere che il federalismo ferroviario compiuto con il matrimonio tra FNM e FS è stato un fallimento".
"Trenord, controllata pariteticamente da Ferrovie Nord ed FS tramite Trenitalia, è in uno stato di crisi permanente fatta di soppressioni, ritardi, poca sicurezza e costi di gestione alle stelle. Un collasso non più sopportabile per i pendolari, che relega i servizi ferroviari della Lombardia agli ultimi posti europei. Fontana deve infine chiedere a Salvini se non sia il caso di rimuovere dal comando del gruppo Ferrovie Nord il leghista Andrea Gibelli, che ha fatto da spettatore per anni alle pessime performance della sua azienda e che qualche giorno fa al suo scarno curriculum professionale ha aggiunto 10 mesi di reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici con la sospensione condizionale della pena nell’ultimo processo dove pure è stato condannato Maroni in primo grado”.