Dopo Vincenzo Cecarelli anche il presidente del Consiglio regionale replica alle dichiarazioni del ministro alle Infrastrutture Toninelli e all’ipotesi di alternative al sottoattraversamento di Firenze.

“Senza passante non ci saranno fermate. A Bologna è stato realizzato. Infatti sulla tratta Milano-Roma ad orario vigente si registrano molti più passaggi con sosta di quelli assegnati a Firenze. Così non può andare. Alta velocità e sottoattraversamento sono decisivi per il futuro della città”.

Queste le parole di Eugenio Giani, pronunciate nel corso del question time alla Camera di ieri.

L’ipotesi di “valutare proposte alternative”, anche in virtù del fatto che il risparmio in termini di tempo sarebbe di “appena 5 minuti” come ha detto Toninelli, non convince il presidente del Consiglio che anzi replica e corregge il ministro: “Non è tanto il numero dei minuti, comunque non 5 ma 10, quanto ciò che lo determina. Con il passante, fermate e ripartenze restano in un range fino a dieci minuti; senza, tra entrare e uscire da Santa Maria Novella i tempi sono di almeno 15 minuti” spiega Giani.

“Sappiamo che Ferrovie punta, giustamente, a ridurre il più possibile la distanza tra Milano e Roma. Se a Firenze trovano il passante hanno tutto l’interesse a mantenere la fermata. Diversamente, e alla lunga, la nostra città sarà pesantemente penalizzata”.

“Accade già oggi, ad orario vigente” spiega ancora il presidente ricordando che nella tratta Milano-Roma si fermano a Bologna “ben 22 treni in più che a Firenze”. Nel tratto inverso, Bologna supera ancora Firenze di 9 treni. “Non possiamo permettere che questo processo si accentui ancora” conclude Giani che al ministro chiede “perché a Bologna il passante è stato fatto e per Firenze si pensano altre ipotesi”.

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