Tra le priorità del nuovo Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli c'è sicuramente il trasporto intermodale.

Lo ha manifestato lo stesso ministro in una nota sul memorandum of understanding firmato al secondo vertice di Bolzano sul Brennero. “Gli impegni finanziari di lungo termine sul corridoio del Brennero, nell’ambito della strategia Ten-T, rappresentano una sfida fondamentale per connettere meglio le varie aree d’Europa. E daranno benefici enormi alla nostra economia, considerando che circa il 70% dell’import-export italiano passa per l’arco alpino”.

In particolare, il ministro dichiara che è necessaria un’organizzazione che punti in particolare, su tre direttrici, in modo da ottimizzare la linea RFI attraverso un aumento della capacità e velocizzazione dei trasporti.

Toninelli parla poi dei blocchi “unilaterali del traffico che danneggiano sia l’ambiente sul versante italiano sia i fatturati delle imprese nostrane. Si tratta di divieti non concordati che appaiono peraltro in contrasto con lo spirito delle intese del vertice di Monaco e con il principio di libera circolazione delle merci che informa il diritto della Ue. L’Italia è in primissima linea dal punto di vista dello sforzo economico, in ottica multimodale di trasferimento progressivo del traffico dalla gomma al ferro. E ci aspettiamo che il governo austriaco riconosca questo impegno”.

Appare inoltre essenziale il piano di sviluppo dell’ERTMS di livello 2 in sovrapposizione al sistema di controllo della marcia del treno SCMT, che deve essere portato a termine nel 2021. Non da meno anche la modulazione dei pedaggi che seguendo il principio “chi usa paga e chi inquina paga”, che deve tenere conto dell’utilizzo di fonti pulite e combustibili alternativi.

Tutte le misure sono necessarie per incrementare la diffusione di mezzi di trasporto più sostenibili e meno inquinanti, e per questo il nostro Paese ha destinato la maggior parte delle proprie risorse a favore del trasporto su ferro lungo l’asse del Brennero.

A tal fine sono in corso analisi costi-benefici e trasparenza sugli appalti in relazione ai reali volumi di traffico legati al possibile potenziamento della linea di accesso a sud del Brennero, da Verona a Fortezza. La realizzazione del tunnel di base è infatti in corso di realizzazione, mentre quella del primo lotto della linea di accesso (da Fortezza a Ponte Gardena) è stata invece avviata dal Cipe.

Attualmente, secondo quanto sostenuto da Toninelli, occorre però definire in modo razionale e trasparente con quali modalità sarà necessario procedere alla realizzazione della restante tratta d’accesso (da Verona a Ponte Gardena) tenendo poi in considerazione la possibilità di partecipare a bandi per accedere ai finanziamenti europei.

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