“La tratta ferroviaria alta velocità, i Frecciargento per capirci, sulla linea Genova – Roma, non contempla la fermata della stazione di Massa, capoluogo della Provincia di Massa Carrara".
"Chiedo ai ministri competenti di mettere in campo iniziative utili per consentire al bacino di utenza, della provincia di Massa Carrara, fatto di centinaia di persone al giorno, di beneficiare della tratta Genova – Roma ed usufruire quindi della linea al alta velocità”
Queste le parole della deputata parlamentare del PD Martina Nardi in una interrogazione al ministro dell’economia e finanze Giovanni Tria e al ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli.
“L’attuale offerta di Trenitalia - spiega Martina Nardi nella sua interrogazione- relativa all’alta velocità per i “Frecciargento” prevede anche due treni che permettono di percorrere la tratta da Roma a Genova in meno di 4 ore con fermate a Firenze, Pisa e La Spezia. In particolare con partenza da Genova alle 6:10 e ritorno da Roma alle ore 19:45; tali treni sono utilizzati da una utenza vasta e differenziata proprio in virtù della sua competitività in termini di tempo di percorso dal momento che l’utilizzo della linea Alta Velocità consente al capoluogo Ligure ed al territorio costiero della Toscana del Nord di poter raggiungere con rapidità la Capitale”.
“Perché Massa ne deve stare fuori? Massa è l’unico capoluogo di provincia in cui non è prevista una sosta della tratta in oggetto; si tratta di una esclusione che taglia di fatto dalla linea ad Alta Velocità Genova – Roma un ampio e diversificato bacino d’utenza penalizzando numerosi viaggiatori e pendolari che per poter spostarsi verso queste mete devono utilizzare percorsi alternativi con numerosi cambi di treni e tempistiche maggiori”.
“Tutti i cittadini - conclude la deputata - devono poter usufruire di un sistema di mobilità moderna ed efficiente, che rappresenta un obiettivo strategico per la costruzione di politiche tese a promuovere sviluppo sostenibile, strategie di crescita economica e di progresso sociale, migliori condizioni di tutela della salute”.