“È assurdo sacrificare la brughiera e spendere centinaia di milioni di euro per risparmiare pochi minuti di treno per arrivare a Malpensa”.
Questo il commento di Dimitri Cassani, sindaco di Casorate Sempione, comune coinvolto dal progetto della nuova ferrovia Gallarate-Malpensa.
Da domenica scorsa poi, grazie ai nuovi treni diretti è già possibile, con i binari esistenti e senza bisogno della nuova linea Gallarate-Malpensa, collegare la Svizzera all’aeroporto internazionale varesino.
Qualora costruita, la nuova ferrovia Gallarate-Malpensa, almeno venendo dal Canton Ticino e da Varese, consentirebbe un risparmio di tempo piuttosto ridotto.
Oggi il treno da Varese impiega 41 minuti al T1 e 47 al T2. Con l’ipotetica nuova linea ferroviaria si ridurrebbe a 28 minuti al T2 (16 minuti da Varese a Gallarate, 6 minuti per cambiare direzione, 6 minuti da Gallarate al T2), mentre al T1 sia arriverebbe in 34 minuti. Insomma, risparmio più consistente per il T2 oggi base di Easyjet, ma veramente di pochi minuti per il Terminal 1.
Da qui le perplessità di Cassani che prosegue riprendendo le parole del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana su un ipotetico, nuovo Piano d’Area di Malpensa. “Sta emergendo che ci sono infrastrutture più urgenti: il primo intervento ferroviario da realizzare sarebbe casomai il terzo binario Rho-Gallarate”. E prima della ferrovia ci sarebbero altre opere di viabilità locale come la Tangenziale di Somma, e la Variante 341 tra Gallarate, Samarate e Vanzaghello. “Per questo abbiamo intenzione come Consorzio Urbanistico Volontario dei Comuni di Malpensa di chiedere un incontro con Fontana per ragionare sulle intenzioni della Regione”.
“Già nei mesi scorsi abbiamo detto la nostra: non condividiamo quest’opera perché è estremamente costosa e perché prevede una forte erosione del territorio, ma vogliamo che se ne discuta al tavolo delle decisioni, non con una posizione predefinita” aggiunge ancora Dimitri Cassani.